Allarme influenza aviaria, Padova alza le misure di sicurezza

Il sindaco Sergio Giordani ha firmato un’ordinanza contro la diffusione dell’influenza aviaria dopo che la regione Veneto, aveva indicato la necessità di adottare una serie di misure preventive

Le immagini di un allevamento avicolo (Foto d'archivio)
Le immagini di un allevamento avicolo (Foto d'archivio)

E’ stata firmata oggi, mercoledì 2 ottobre, dal Sindaco Sergio Giordani una ordinanza contro la diffusione dell’influenza aviaria dopo che la Regione Veneto, nei giorni scorsi facendo seguito ad alcune disposizioni del Ministero della Salute e del Centro di referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria, aveva indicato la necessità di adottare una serie di misure preventive, per limitare il più possibile la diffusione del virus, mettendo in atto azioni di riduzione del rischio per un periodo temporale esteso fino almeno alla metà del mese di marzo 2025.

Il territorio regionale è particolarmente a rischio per l'influenza aviaria, in quanto situato in corrispondenza delle principali rotte migratorie stagionali dell'avifauna selvatica e caratterizzato da una elevata densità di allevamenti avicoli, in particolare di aziende che allevano tacchini e galline ovaiole, tra le principali specie avicole colpite dalla malattia.

La delibera della Regione Veneto n. 799 del 12 luglio scorso sottolinea che «L'importanza del controllo sanitario per l’influenza aviaria non è legato solo a un problema di sanità animale ma anche di salute pubblica: infatti, i virus influenzali appartenenti al tipo A possono infettare anche altri animali (maiali, cavalli, cani,) nonché l'uomo. Data l'elevata frequenza con cui questi virus vanno incontro a fenomeni di mutazione, c'è la possibilità che da un serbatoio animale possa originare un nuovo virus per il quale la popolazione umana risulta suscettibile, dando modo alla malattia di estendersi a livello globale e provocando anche una pandemia».

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