Allarme peste suina, blitz della Finanza Sequestrate 10 tonnellate di carne cinese

Importata dalla Teng Long di via Cile: denunciati i due soci. Arrivata illegalmente da Rotterdam e nascosta in un container
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA GUARDI DI FINANZA CARNE DI MAIALE, DA SIN: SCIBETTA, CAPPELLARI, DAMETTO, MAFFIA
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA GUARDI DI FINANZA CARNE DI MAIALE, DA SIN: SCIBETTA, CAPPELLARI, DAMETTO, MAFFIA



Tolte dalle tavole dei ristoranti etnici della città 10 tonnellate di carne suina proveniente dalla Cina e quindi potenzialmente portatrice di peste suina. La carne, chiusa dentro sacchetti, era nascosta dietro una paratia di un container che trasportava 22 tonnellate di prodotti vegetali sempre per la ristorazione. Un modo che solitamente si usa per nascondere la cocaina. Alla fine sono stati denunciati per commercio di sostanze nocive, diffusione di malattie degli animali e contrabbando i due soci della ditta Teng Long snc di via Cile 14, un cinese di 45 anni e una cinese di 48. La ditta è già stata denunciata per condotte scorrette diverse volte. Il carico era stato sdoganato a Rotterdam e poi aveva raggiunto Padova via treno. Il blitz della Guardia di finanza di Padova, comandata dal colonnello Fabio Dametto è scattato il 9 gennaio scorso nell’ambito dei controlli quotidiani che i finanzieri eseguono nell’importazione dei prodotti alimentari.

il controllo

È il 9 gennaio e sono le 10 del mattino. Al momento dello scarico, i Baschi Verdi hanno constatato che i numerosi bancali di generi alimentari accatastati nel cortile del capannone in uso all’azienda ispezionata erano stati lasciati per lungo tempo nell’antistante piazzale, in prossimità di un consistente ammasso di rifiuti. Tre dei quattro soggetti intenti allo scarico dell’automezzo erano bengalesi e stavano lavorando in nero. Subito è stato informato il sostituto procuratore Sergio Dini che ha coordinato l’operazione: è stato richiesto il supporto degli ispettori del Servizio Veterinario dell’Usl 6. I prodotti vegetali sono stati sequestrati visto che era stata interrotta la catena del freddo, potrebbero essere nocivi e saranno analizzati.

Si scopre la carne

Il carico vegetale era solo una copertura, i finanzieri scoprono la carne di suino cinese per la quale è vietata l’importazione nella Ue visto il grave rischio di contaminazione dovuto alla peste suina africana, malattia virale che ha devastato allevamenti di maiali di diversi Paesi e che imperversa soprattutto negli nel continente asiatico. L’Usl 6 ha emesso un provvedimento d’urgenza per l’immediata distruzione della carne, come prevede la legge. Inizialmente dalla procura era arrivata la richiesta di analizzarne un campione, ma la risposta dei sanitari è stata che era troppo pericoloso. Il virus avrebbe potuto diffondersi.

CONTROLLI EFFICACI

«Controlli quotidiani e efficaci è importante aver bloccato una potenziale epidemia» sottolinea il dg dell’Usl 6 Domenico Scibetta. Il morbo si diffonde rapidamente, in Cina hanno abbattuto 100 milioni di suini su una popolazione di 500 milioni. Non ci sono rischi per una epidemia umana. Il virus, che resiste a 20 gradi sottozero per 2 anni, muore cuocendo la carne. La collaborazione con Finanze e procura è stata massima, e il carico distrutto come prevede la normativa». —



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