All’Ascom proprio non piace il progetto sull’ex Seminario

SELVAZZANO
Lega Nord, Selvazzano Viva e Selvazzano Nuova esprimono soddisfazione sul progetto di recupero dell’ex Seminario minore di Tencarola. «Questa amministrazione – si legge in un comunicato – ha dialogato con gli attori coinvolti cercando di trasmettere un concetto di sviluppo e realizzazione, dove non è la parte privata che fornisce indicazioni, ma è l’ente pubblico a definire le necessità dei selvazzanesi. Senza dimenticare che questa realizzazione porterà occupazione e indotto alle realtà economiche del nostro territorio».
Pone invece paletti il Pdl, che aspetta ancora di vedere il piano delle opere. «Attendiamo di visionare i contenuti – spiega il consigliere Gabriele Verza – ma riconfermiamo la nostra idea: accettiamo i 33 mila metri quadri di “commerciale” e la parte residenziale a condizione che ne conseguano dei servizi per la collettività. Prima di attuare qualsiasi progetto va risolta la questione viabilità. La cubatura commerciale non deve interferire con la rete viaria esistente, già ridotta al collasso».
L’ipotesi di sviluppare un complesso destinato alla grande catena di distribuzione a Selvazzano non piace all’Ascom di Padova, che chiede d’incontrare al più presto il sindaco Soranzo.
«Vorremmo capire se dobbiamo prepararci a nuove battaglie contro ulteriori grandi strutture di vendita che non servono alla dinamica distributiva – afferma il vicepresidente dell’Ascom, Franco Pasqualetti –. Sono deleterie per l’occupazione e costituiscono un danno ambientale. Contribuendo a chiudere i negozi dei centri urbani, finiscono per esporre gli stessi centri, sempre più deserti, a degrado e criminalità».
Mattia Rossetto
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