All’asta l’hotel Tre Croci una padovana vince la causa
Finirà all’asta il 3 ottobre l’albergo-residence Tre Croci (87 camere e altri locali) sull'omonimo passo lungo la strada tra Cortina d'Ampezzo e Misurina: è l’ultimo capitolo di una saga giudiziaria...

Finirà all’asta il 3 ottobre l’albergo-residence Tre Croci (87 camere e altri locali) sull'omonimo passo lungo la strada tra Cortina d'Ampezzo e Misurina: è l’ultimo capitolo di una saga giudiziaria che ha visto contrapporsi il gestore-proprietario (la società Tre Croci srl) e una signora padovana che aveva acquistato una multiproprietà da utilizzare per 22 giorni all’anno. Signora (difesa dall’avvocato Silvia Rossaro) che ha vinto una causa civile ottenendo anche il sequestro conservativo e ora il pignoramento dell’immobile. Obiettivo: incassare il risarcimento per l’investimento andato in fumo. Con la data, il Tribunale di Belluno ha fissato la base d’asta, 6 milioni di euro. Sarà poi il mercato a stabilire il “giusto prezzo”: l’edificio era stato valutato sui 16 milioni di euro ma dal 2002 è chiuso e, ogni anno, il deprezzamento è di 300 mila euro. Possibile il rialzo del valore: Cortina sarà palcoscenico dei Mondiali di sci nel 2021, è ripartito l’iter per la riapertura dell’aeroporto e il Governo ha stanziato alcuni milioni per migliorare il tratto autostradale. Nel 2012 la signora padovana, titolare di due mini-appartamenti con 5 posti-letto in multiproprietà, ha avviato la causa civile, lamentando il grave inadempimento contrattuale da parte di Tre Croci: non utilizzava gli alloggi dal 10 settembre del 2002 quando la ditta aveva comunicato lavori di adeguamento degli impianti. Nel 2003 era slittata la riapertura, mai avvenuta. Così il tribunale di Treviso ha accolto la richiesta di risoluzione del contratto di multiproprietà per cause imputabili alla Cortina Tre Croci (con sede nella Marca, ora in liquidazione, il 97% delle quote in capo alla fallita Fadalti Costruzioni spa). E ha condannato la società a pagare un risarcimento di 25 mila euro (più gli interessi). Pronuncia ora definitiva che ha convertito il sequestro in pignoramento. Ed è scattato il conto alla rovescia per l’asta.
Cristina Genesin
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