Alluvione, quasi mille imprese ko nel Padovano
Sono 916 le imprese padovane che hanno fatto richiesta di danni a causa dell'alluvione. In totale sono 3.433 mila in Veneto

VENEZIA. Sono in tutto 3433 le imprese del veneto che hanno subito il fermo dell’attività in seguito agli eventi collegati all’alluvione che ha per giorni flagellato la Regione, a partire dal 31 ottobre scorso.
Di queste, 2165, cioè la maggior parte, sono in provincia di Vicenza (1873 nel Comune Capoluogo e 268 a Caldogno, le altre nei Comuni di Breganze (1), Longare (3), Dueville (3), San Vito di Leguzzano (1), Schio (2), Solagna (1), Calvene (1), Valstagna (1), Altissimo (2), Castelgomberto (2), Rosà (1), Torrebelvicino (5), Valli del Pasubio (1).
La seconda provincia per numero di aziende colpite è quella di Padova (916): 347 a Casalserugo, 291 a Saletto, 69 a Megliadino San Fidenzio, 63 a Ponte Dan Nicolò, 46 a Veggiano, 36 a Bovolenta, seguiti da Albignasego (2), Cartura (1), Este (7), Maserà (2), Megliadino San Vitale (6), Montagnana (1), Padova (3).
Segue la provincia di Verona, dove le aziende che hanno dovuto interrompere l’attività produttiva sono complessivamente 209. Di queste, 140 sono a Monteforte d’Alpone, 52 a Soave, 15 a San Bonifacio, 1 a Roncà (smottamento del vigneto) e 1 a Malcesine.
In questa triste graduatoria al quarto posto troviamo la provincia di Treviso, con 140 aziende con fermo d’attività: 129 a Meduna di Livenza, una a Borso del Grappa, 2 a Motta di Livenza, 1 a Pederobba, 3 a Portobuffolè, 4 (per frana) a Valdobbiadene. In coda ci sono le province di Belluno (2 aziende, una a Mel e una a Seren del Grappa) e di Venezia (una azienda a San Donà di Piave)
I cittadini costretti ad evacuare le proprie case perché allagate o sottoposte a frane sono invece 4.144. La provincia decisamente più colpita è quella di Padova (3070 persone), seguita da Verona (621), da Vicenza (363), da Treviso (77), Belluno (7) e Venezia (6). Nel Padovano, il Comune più colpito è stato Casalserugo (1266 evacuati), seguito da Ospedaletto Euganeo (349), Ponte Dan Nicolò (334), Veggiano (311), Megliadino San Fidenzio (208), Bovolenta (160), Megliadino San Vitale (52), Montagnana (41), Este (25), Padova (15), Cervarese Santa Croce (10), Saccolongo (6), Albignasego (5), Selvazzano dentro (2). In provincia di Verona, 506 persone hanno dovuto abbandonare l’abitazione a Monteforte d’Alpone, 84 a Soave, 15 a Roncà per frana, 14 a Malcesine e 2 a San Bonifacio. In provincia di Vicenza hanno abbandonato la casa 164 persone a Caldogno, 102 a Vicenza, 25 a Valli del Pasubio, 20 a Torrebelvicino, 12 a Montegalda, 11 a Cornedo, 6 a Chiampo, 4 a Lusiana, 3 a Posina, 3 a Nogarole Vicentino, 3 ad altissimo, 2 a Schio, 2 a Villaverla, una a Malo, una a Longare, una a Breganze, una a Pianezze, una a Dueville e una a Montegaldella. Nella Marca sono state evacuate 28 persone a Ponte di Piave, 10 a Motta di Livenza, 8 a Meduna di Livenza e altrettante a Zenson di Piave, 7 per frana a Cison di Valmarino, pure per frana 3 a Follina e altrettante a San Pietro di Feletto, 3 pure a Mansuè, 2 a Gorgo al Monticano, 1 a Tarzo e 2 a Valdobbiadene, una infine a Fonte. Sei sono state le persone evacuate nel veneziano (5 a san Donà e 1 a Noventa di Piave. Nel Bellunese, infine, hanno dovuto abbandonare le loro case una persona a Sappada, 2 a Mel e 4 a Farra d’Alpago, tutte per frane.
Argomenti:alluvione 2010
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