Giacinti: «Fratelli d’Italia è una garanzia per il Veneto di domani»

Il sindaco di Albignasego è tra i candidabili in Regione. Nel 2021 è stato riconfermato primo cittadino con circa l’80% dei voti: «Un tema che mi sta a cuore è la riforma degli Ambiti territoriali sociali»

Marta Randon
Filippo Giacinti
Filippo Giacinti

Tra i nomi che circolano per un posto a Palazzo Ferro Fini c’è anche quello dell’avvocato Filippo Giacinti, esponente di Fratelli d’Italia. Cinquant’anni, da 10 è il sindaco di Albignasego.

Nel 2016 è stato eletto al primo turno con il 62,5% dei voti, poi riconfermato nel 2021 quasi con l’80%. Meglio di Zaia. È il risultato più alto in Veneto tra i comuni sopra i 15 mila abitanti. Nato con Alleanza nazionale, dopo una breve parentesi civica, è entrato in Fratelli d’Italia: «l’unico partito in cui posso stare», dice.

Sindaco, glielo chiedo subito, si candiderà alle regionali?

«Questa decisione spetta in primis agli organismi del partito, se mi daranno questa opportunità cercherò di mettere a disposizione più di vent’anni di esperienza amministrativa».

Finalmente sappiamo quando andremo a votare: il prossimo autunno. Che cosa ne pensa?

«Credo sia giusto andare a votare a scadenza naturale e la Regione ha fatto bene a chiedere il parere al Consiglio di Stato perché così ora la questione si è chiarita».

La Lega rivendica la presidenza della Regione. Qual è la sua posizione?

«Penso che ognuno abbia il diritto di proporre il proprio candidato, come lo fa la Lega così può farlo Fratelli d’Italia che nelle ultime due elezioni si è confermato il primo partito della Regione. Poi sono convinto che si troverà una sintesi perché l’importante è che una squadra che ha così ben governato continui a farlo unita e compatta».

Qual è il valore aggiunto che può dare Fratelli d’Italia al Veneto?

«Fratelli d’Italia ha sicuramente una classe dirigente che in questi anni è cresciuta, con molti sindaci e amministratori che stanno facendo bene nei loro territori a cui si aggiunge il buon lavoro di questi anni in giunta e in consiglio regionale. Non dimentichiamo poi che Fratelli d’Italia è una garanzia per il Veneto che, da quando Giorgia Meloni è presidente del consiglio, ha visto finalmente l’avvio concreto della riforma dell’Autonomia tanto voluta dai nostri cittadini».

Quali sono i temi sui quali vorrebbe concentrare la sua attenzione?

«Da sindaco ho sempre avuto una particolare attenzione per la qualità dei servizi per il cittadino e da presidente del comitato dei sindaci Usl mi sto occupando insieme ai miei colleghi dell’epocale riforma degli Ambiti territoriali sociali. Sono i temi, insieme alla tutela dell’ambiente e alle infrastrutture necessarie per lo sviluppo economico del nostrano territorio, che sicuramente mi appassionano di più».

Come vede la situazione del centrosinistra?

«Credo che il centrodestra sarà riconfermato alla guida del Veneto, ma che per ben governare ci sia bisogno anche di una minoranza di qualità. Auspico quindi che anche il centrosinistra esprima una rappresentanza capace di una opposizione costruttiva».

Un giudizio sui 15 anni di Zaia. Di che cosa ha bisogno il Veneto che oggi manca?

«Sono stati 15 anni di buon governo, come riconosciuto dalla maggioranza dei veneti, a cui ha concorso anche FdI, ma tante sono ancora le sfide che ci aspettano, da una sanità sempre più vicina al cittadino ad un maggiore coinvolgimento dei Comuni nelle scelte strategiche come la viabilità e le politiche di supporto alle fragilità».

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