«Alta Padovana ha svoltato 2 mila nuovi conti in sei mesi»

Poteva sembrare un azzardo e forse più di qualcuno l’ha pensato. Ma ora, a sei mesi dalla svolta, Bcc di Roma traccia un bilancio «molto soddisfacente» sull’acquisizione dell’ex Banca Padovana. Oggi...
MARIAN - FOTO PIRAN - CAMPODARSEGO - CONFERENZA STAMPA BCC ALTA PADOVANA.DA SX NOVELLA, LIBERATI, PASTORE
MARIAN - FOTO PIRAN - CAMPODARSEGO - CONFERENZA STAMPA BCC ALTA PADOVANA.DA SX NOVELLA, LIBERATI, PASTORE

Poteva sembrare un azzardo e forse più di qualcuno l’ha pensato. Ma ora, a sei mesi dalla svolta, Bcc di Roma traccia un bilancio «molto soddisfacente» sull’acquisizione dell’ex Banca Padovana. Oggi Alta Padovana è la sesta area territoriale dell’istituto laziale. «La nostra semestrale» spiega Mauro Pastore, direttore generale della Bcc di Roma «ci dà già prova che è stata un’operazione ben fatta che ci ha consentito un rilevante incremento delle masse senza compromettere l’efficienza. L’area Alta Padovana rappresenta il 13% del montante complessivo dato da raccolta e impieghi. Ci siamo integrati perfettamente con i colleghi padovani migliorandoci reciprocamente e sul territorio, dopo un periodo buio, si torna a parlare positivamente della banca».

Il dato forse più significativo, però, è che «nel periodo sono stati aperti oltre 2mila nuovi conti correnti. Certo ci sono state anche delle chiusure, ma lo sbilancio è positivo». L’emorragia data dalla lunga crisi che ha attraversato quella che era la più grande Bcc veneta si è arrestata. Anzi, come sottolinea Pastore, si torna a costruire. «È un territorio molto stimolante dove ci sono imprese già in ripresa». Come da promesse, sono stati istituiti tre i comitati locali. I coordinatori sono Emanuele Formiconi (per le agenzie dei comuni di Campodarsego, Trebaseleghe, S. Giorgio delle Pertiche, Veternigo-Santa Maria di Sala, Padova, Padova Sacro Cuore, Campodoro e Limena), Antonello Piacentini (per le agenzie dei comuni di S. Martino di Lupari, Villa del Conte, Pionca-Vigonza, Grantorto, Fontaniva, S.Maria di Non-Curtarolo, Cittadella, Piazzola sul Brenta e San Giorgio in Bosco) e Fabio Messina (coordinatore delle agenzie dei comuni di Borgoricco, Fossalta di Trebaseleghe, Loreggia, Vigodarzere, Torreselle-Piombino Dese, Reschigliano, Villanova di Camposampiero, San Dono-Massanzago, Fratte-Santa Giustina in Colle, Camposampiero Resana). Responsabile dell’area dell’Alta Padovana è il vicedirettore generale Francesco Petitto.

Bcc di Roma, nel primo semestre 2016, ha registrato 6,8 miliardi di impieghi alla clientela (+16,2%) e 11 miliardi di raccolta (+16,7%). L’attivo totale della banca è di 10,6 miliardi, con un utile netto di 11,2 milioni di euro e fondi propri per 726,4 milioni. «A marzo abbiamo iniziato la campagna soci e ne abbiamo già 300 di nuovi» prosegue Pastore.

Quanto alla riforma del settore del credito cooperativo, il direttore generale della Bcc di Roma conclude: «Le disposizioni attuative ci sono ma va completata. Sono fiducioso che possa ancora nascere un gruppo unico anche con i trentini. Il problema è che se non si stringe rischiamo di non riuscire a fare più nulla».

Matteo Marian

m.marian@mattinopadova.it

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova