Alzabara al Bo, centinaia per l'ultimo saluto a Guido Petter

Colleghi, amici e studenti: la cerimonia laica nel cortile antico dell'Università. Poi il funerale in Duomo
PADOVA. Con l'alzabara, la cerimonia laica nel cortile antico del Palazzo del Bo, l'università di Padova ha salutato per l'ultima volta Guido Petter, che martedì se ne è andato improvvisamente, a 84 anni, dopo essersi sentito male mentre parlava ad un convegno.


Petter è stato un grande psicologo, un luminare, ma soprattutto un grande uomo. Questo è stato il tenore della celebrazione, in cui amici e colleghi di Petter hanno preso la parola per ricordarlo. Piero Boscolo, preside di Psicologia, ne ha ricordato le qualità: i gradini della carriera legata ad una conoscenza rigorosa, il pionierismo per la valorizzazione della facoltà, gli sforzi per la formazione, l'insegnamento della Psicologia dell'età evolutiva con il professor Fabio Metelli, negli anni in cui il Bo si trasforma in università di massa.


Aveva, Guido Petter, un senso fortissimo della cittadinanza e una fede profonda nella Costituzione come vangelo dei diritti del cittadino. Alla cerimonia era presente, tra tante autorità accademiche, un amico come il procuratore Pietro Calogero. Per il Comune c'era l'assessore Andrea Colasio.


Subito dopo, alla messa al Duomo, erano presenti, giunti in pullman da Milano, molti allievi dell'Istituto Pedagogico della Resistenza e della scuola media Rinascita.

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