«Amava la vita, non voleva morire»

Parla la fidanzata di Andrea Coscia, morto di overdose. Il ricordo dei compagni

«Nessuno sa nulla, nemmeno io so cosa sia successo. Voglio solo che si sappia che Andrea era una persona d’oro, che era felice della vita, che voleva vivere e che la sua morte non se l’è cercata». A parlare è la fidanzata di Andrea Coscia, il diciottenne studente del liceo artistico Selvatico, morto giovedì notte dopo aver assunto un cocktail di droghe nella casa di un amico, alla Guizza. «Era un ragazzo d’oro, tutti lo ammiravano. Non ha mai fatto male a nessuno, amava la vita e non avrebbe mai voluto morire» continua con il cuore spezzato da un carico di dolore così forte e improvviso la ragazza che da più di un anno stava insieme al diciottenne. I due, a detta di chi li conosceva bene, erano una coppia affiatatissima, non si mollavano un secondo, non esistevano l’uno senza l’altro. «Non bisogna giudicare. Andrea era felice, solare e gentile. Non era un drogato. Non era un delinquente. Questo è giusto dirlo perché se ne deve andare con rispetto» conclude la fidanzata del giovane. Un ragazzo che difficilmente dimenticheranno al liceo artistico Selvatico, dove frequentava la terza C. «Era il primo della classe, bravissimo. Aveva una mano pazzesca quando disegnava» lo ricordano alcuni compagni. «Da quando era stato male un paio di anni fa pareva avesse smesso con quella roba, ma evidentemente c’è ricascato. Ci mancherà tantissimo». Nell’androne della scuola ieri in ricordo di Andrea c’era un banco con diversi fiori, un lumino, foto e cartelloni e dappertutto la scritta Shiva, così come il diciottenne si faceva chiamare dagli amici. «Siamo sconvolti. Posso dire solo che per quel che mi riguarda era un alunno eccezionale. Studiava, era sempre attivo in classe e aveva ottimi risultati» dice l’insegnante d’inglese. Nel frattempo la pagina Facebook di Andrea Coscia si sta riempiendo di messaggi di addio. «L’ultima volta che ci siamo scritti è stato l’altro ieri e dovevamo vederci dopo tanto. Eri e sei il mio migliore amico da quasi 4 anni, stavamo sempre insieme dalla mattina fino al giorno dopo e nessuno ci divideva. Non riesco a smettere di pensarti e non riesco ancora a credere che tu non ci sei più. Rimarrai nel mio cuore sempre e un giorno ci vedremo in cielo e spaccheremo tutto anche lassù», «Noi ti ricorderemo sempre col tuo sorriso e la tua gioia di vivere che ci sosteneva sempre nelle brutte giornate. Adesso il tuo sorriso è l’unica cosa che ci servirebbe«. Questi, insieme a tanti altri, sono i messaggi di affetto che gli amici rivolgono ad Andrea Coscia.

Alice Ferretti

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