Amianto “sparito”, è giallo a Veggiano

Esposto di Sartori in Procura: «Il minerale killer forse sotterrato nell’area di via Pedagni»
SBRISSA-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-ESTERNI TRIBUNALE DI PADOVA
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VEGGIANO. C’è dell’amianto in un campo in via Pedagni a Veggiano.

Questo racconta qualcuno, questo vede il consigliere Michele Sartori. Ma tutto sparisce, forse sottoterra, e lui, allora, presenta un esposto alla Procura. Quasi un giallo, insomma. «Circa un mese fa mi era giunta segnalazione che in un campo agricolo vi era presenza di amianto» spiega Michele Sartori, «Un campo di proprietà di un privato e coltivato da terzi, da quanto mi è parso di capire. Il terreno si trova in via Pedagni, dietro ad abitazioni abbandonate, quindi lontano dalla strada, ma vicino al fiume Tesina. Mi sono recato quindi a vedere e ho notato io stesso numerose scaglie sospette in cemento amianto. Pezzi piccoli, come di lastre che fossero state rotte e sparse in giro sul terreno. Ho quindi segnalato l’episodio alla polizia locale: nel frattempo qualcuno deve aver rimosso o seppellito il materiale dal momento che, una volta ritornato a verificare, ora non è più visibile in superficie». Forse qualcuno, saputo della segnalazione e dei sopralluoghi, ha pensato di farlo sparire. Fosse davvero cemento amianto, così facendo avrebbe però creato un enorme danno ambientale e alla salute delle persone: l’amianto finché è inerte non crea danno, mentre il problema si manifesta quando questo viene sbriciolato e rotto, perché le sue fibre, che sono appunto la parte pericolosa, volano e possono venire inalate, creando danni irreparabili alle vie respiratorie. «Lungo il Tesina la gente passeggia, corre, cammina» prosegue Sartori, «pertanto il rischio la salute non sarebbe solo dei residenti, ma anche di chi vi passasse accanto. L’argine è frequentato da persone di ogni età, anche bambini. Fosse stato seppellito, costituirebbe una “bomba ecologica” che non si può ignorare. Servono sicuramente dei monitoraggi approfonditi: ecco perché ho presentato l’esposto in Procura, affinché fossero avviate delle indagini anche per risalire, ed eventualmente punire, i responsabili».

La vicenda era risaputa anche in municipio, dove qualcuno si era presentato a raccontare di quel materiale abbandonato chissà da quanto tempo nel campo di via Pedagni.

«La segnalazione, in effetti, era giunta anche in Comune» interviene il sindaco di Veggiano, Simone Marzari, «e infatti la polizia locale Retenus era uscita per svolgere un sopralluogo. Solo che all’arrivo degli agenti, non hanno trovato il pericoloso materiale: ci fosse stato, avremmo chiesto la rimozione e la bonifica, come da prassi. Questo non significa che non ci sia. Vedremo adesso se e cosa deciderà la Procura: ci rimetteremo agli eventuali provvedimenti che deciderà di emettere». (cri. s.)

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