Amici, parenti e operai per l’addio all’editore Giorgio Zanardi

PADOVA. Amici, parenti ma anche tanti dipendenti ai funerali di Giorgio Zanardi, uno dei titolari della Zanardi Editoriale di Venezuela, che venerdì scorso si è tolto la vita nella sua azienda perché sopraffatto dai debiti. Una situazione difficile che non è riuscito a sopportare. Un grande dolore per tutta la famiglia Zanardi, che aveva avviato l’impresa negli anni ’60, allargandosi poi e acquisendo stabilimenti anche in Friuli.
I funerali si sono svolti nella chiesa della Natività, in via Bronzetti, in un clima di commozione e cordoglio. Molti i messaggi commossi letti nel corso della cerimonia funebre. Tra questi, quello di una dipendente delal 'Zanardì che ha detto: «Giorgio era un collega, non un datore di lavoro. Ti chiediamo scusa per non aver capito la tua grande sofferenza».
A prendere la parola anche Luciano Sturaro, uno dei promotori dei cosiddetti "forconi veneti". «Un anno e mezzo fa anch'io ho dovuto prendere delle decisione - ha spiegato - se restare su questa terra o no. E sono rimasto. Giorgio si è assunto delle colpe che non erano sue, io quel coraggio non l'ho avuto».
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