Amicizia e rugby, Scambio senza frontiere

«Il mondo è diventato più piccolo», è il lato bello dei social. Così accade che a Padova, alcuni ragazzi arrivati dall’estero per ragioni di studio o di lavoro creano un gruppo Facebook: Scambio di Lingue - Language Exchange. L’idea è incontrarsi, vincere l’isolamento, imparare altre lingue. Diventa un fenomeno: gli iscritti sono 2.800 e rappresentano 30 Paesi del mondo. Una Babele giovane, a decine si ritrovano ogni giovedì al Serius Pub di via Cavazzana: vengono da tutto il mondo, abitano a Padova, Bassano, Treviso, Venezia. L’anima del gruppo, Ian Bransfield - irlandese - è anche appassionato rugbista: nasce una squadra di Touch Rugby, che Ian segue con Charlie Cope (inglese) e Jeremy Braude (australiano). È mista e la formazione 2016 conta 26 convocati di 15 diverse nazionalità: un caso del tutto unico. Campo di allenamento, Santa Giustina grazie all’amicizia e alla disponibilità di don Federico. Ultimo successo, la vittoria al torneo di Santa Maria del Sile; prossima sfida, il Mattia Porro alla Guizza, sabato. Ma il gruppo organizza anche concerti, spettacoli, feste per le ricorrenze dei vari Paesi (da San Patrizio alla prima italiana per Guy Falwkes). E la leggendaria caccia al tesoro a Venezia. Tutto assolutamente gratuito.
«A fondare lo Scambio è stata Mer Rodríguez, spagnola. Quando ha lasciato l’Italia sono subentrato io» dice Ian Bransfield «con l’aiuto di Dijana Samardžic', serba, Shadi Firouzi, iraniana e Michele Bargigia. Ma in tanti si danno da fare». Si creano legami, nascono amori; nel mondo, si sono già celebrati matrimoni tra coppie nate a Padova a Language Exchange. Effetto del mondo più piccolo, e di ragazzi con grandi idee. (a.san.)
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