Amusement Park, prezzo crollato dell’86%

Nessuno vuole la struttura degradata e frequentata da sbandati. Anche l’ottava asta va deserta: ora vale 321 mila euro



Anche l’ottava asta fallimentare per vendere l’ex Amusement Park, in via Fogazzaro tra la Guizza e Albignasego, è andata deserta. Due giorni fa la base era di 428 mila euro con offerta minima fissata a 321 mila euro. Da notare che la prima battuta d’asta era di 2,4 milioni. In pratica il prezzo si è assottigliato sempre di più (meno 86%) rispetto al valore iniziale dell’area, che si sviluppa su 25.940 metri quadri.

area degradata e blindata

Intanto, nonostante il costante intervento del Comune, in questo caso gestito dal vicesindaco Andrea Micalizzi, che ha provveduto a chiudere tutti i varchi dell’area, il degrado pare destinato a crescere sempre più. Da tre anni i residenti segnalano che il luogo resta frequentato, sia di giorno che di notte, da spacciatori, tossicodipendenti e balordi, che rendono la vita difficile a tutti i vicini.

All’interno dell’ex parco acquatico e di divertimento l’8 giugno scorso si è verificata anche la tragedia di una morte per overdose di eroina. La vittima si chiamava Abdalla Sinkoh, un ragazzo di 23 anni proveniente dalla Sierra Leone, che era arrivato in Italia con la speranza di trovare un lavoro ed avere un futuro migliore rispetto a quello che avrebbe trovato nel suo Paese.

il parco decaduto

Le forze dell’ordine, in particolare gli agenti della polizia locale, hanno effettuato numerosi blitz anche negli ultimi mesi. Ma, ai tempi del Covid, diventa sempre più difficile controllare chi entra ed esce dall’area abbandonata. All’interno dell’ex Amusement Park c’erano un grande parco giochi per i bambini, una pista di mini-car, tappeti elastici, campo di mini-golf, il bowling, una bella piscina, un sala da ballo, frequentata anche da persone della terza età e vari punti per la ristorazione, tra cui una pizzeria.

Il centro divertimenti, nei tempi d’oro e prima della chiusura del 2008, era frequentato anche da famiglie che arrivavano da tutti i paesi della provincia ed anche dal Polesine e dal Vicentino. Insomma una bella ed efficiente struttura per il puro e sano divertimento, distante anni luce dal degrado in cui è piombato negli ultimi anni da quando è fallita la società che la gestiva. Basta osservare le foto scattate all’interno per constatare il degrado. Quasi tutto è ormai stato vandalizzato. —

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