Anabolizzanti nei negozi, Finanza a Este e Padova

PADOVA. Operazione antidoping della Guardia di Finanza che ha sequestrato in tutta Italia centinaia di confezioni di presunti integratori che in realtà contenevano anabolizzanti. I baschi verdi hanno scoperto, dopo oltre un anno di indagine coordinate dai magistrati del pool “tutela del consumatore” della procura di Torino, che le compresse importate in Italia dalla Spagna, ma prodotte in Germania erano finite anche sui banconi di Decathlon, la grande catena dei centri commerciali sportivi (che però non era a conoscenza del reale contenuto delle sostanze e per questo non è coinvolta nell’inchiesta). Blitz anche a Este, nella sede dell’azienda Mg Nutrition di G.M., quarantacinquenne che ora risulta formalmente indagato.
Dopo il primo sequestro dei giorni scorsi, le investigazioni condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno interessato il padovano e la provincia di Cuneo, dove i Baschi Verdi, in due distinte attività, hanno perquisito le sedi di due società dedite al commercio di integratori e prodotti dietetici.
Oltre 70 mila le compresse dopanti e 900 i chilogrammi di integratori alimentari proteici sequestrati perché ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Gli esiti degli esami chimici sugli steroidi sequestrati, hanno confermato, inequivocabilmente, che le aziende coinvolte avrebbero commercializzato nel circuito delle palestre o nei negozi numerosi prodotti dopanti e steroidei inclusi nella lista Wada (World Anti-Doping Agency), l’Agenzia che coordina la lotta contro il doping nello sport.
La provenienza e la miscelazione finale delle materie prime, in buona parte derivate dalla trasformazione, grazie ad un processo fisico-chimico, hanno visto il coinvolgimento di paesi emergenti nel settore di mercato quali la Romania, la Nuova Zelanda e la Polonia e la conferma di Canada, Germania e Spagna quali paesi storicamente noti per l’approvvigionamento illecito delle sostanze pericolose.
I due imprenditori coinvolti, quello di Este e quello di Cuneo, sono stati denunciati per frode in commercio, ricettazione e commercio di sostanze dopanti. Rischiano fino a 5 anni di carcere.
Il quarantacinquenne di Este, molto conosciuto in quella zona, qualche anno fa era finito nei guai anche per un giro di droga culminato con il suo arresto. Ora questa nuova tegola.
Enrico Ferro
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