Anche nella Bassa scattano le verifiche fiscali sui funerali

Venerdì scorso la guardia di finanza si è presentata alle onoranze funebri Boraso di Montagnana chiedendo tutta la documentazione
Montagnana, 06.03.2013 Onoranze funebri Boraso in via S. Antonio 18, oggetto di indagine GdF ph. Zangirolami
Montagnana, 06.03.2013 Onoranze funebri Boraso in via S. Antonio 18, oggetto di indagine GdF ph. Zangirolami

MONTAGNANA. Onoranze funebri, la guardia di finanza ha avviato verifiche fiscali anche nella Bassa Padovana. In contemporanea con le attività di indagine dell’Alta e a due anni da quelle che hanno interessato l’Estense, ora tocca pure alla cittadina murata. I finanzieri si sono infatti presentati venerdì scorso negli uffici delle onoranze funebri Boraso di via Sant’Antonio. A confermarlo è lo stesso titolare: «Venerdì mattina sono arrivati nel mio ufficio e mi hanno richiesto la documentazione inerente le fatture e i contratti degli ultimi anni. Ritornano puntualmente ogni cinque anni, fanno semplicemente il loro dovere». Nessuna polemica, dunque, con i controlli a sorpresa che tanto hanno irritato i colleghi dell’Alta Padovana e i loro clienti: «E perché dovremmo farla?» continuano dalla Boraso «Ormai sappiamo che queste verifiche si ripetono a rotazione ogni quattro o cinque anni e non abbiamo di che temere, visto che tutto è in regola».

L’indagine avviata a Montagnana è alle prime battute: all’impresa di via Sant’Antonio sono stati richiesti solo alcuni documenti, mentre nessun cliente pare essere ancora stato contattato. L’azienda Boraso è peraltro l’unica che ha ricevuto la visita delle Fiamme gialle, almeno fino a ieri. Alle onoranze funebri Milanello di via Borgo Eniano, per esempio, non s’è ancora visto nessuno. I controlli della guardia di finanza ai conti delle imprese funebri sono saliti alla ribalta della cronaca negli scorsi giorni, in seguito alla protesta delle onoranze Marchetto di Piazzola sul Brenta. Il titolare dell’omonima impresa si era lamentato non tanto per l’attività dei militari, quanto per il coinvolgimento dei parenti dei defunti, chiamati a tirar fuori da cassetti e archivi le fatture delle spese per i funerali dei propri cari. «Lascino in pace le famiglie» aveva denunciato Fabio Marchetto.

«Siamo un’azienda» sostiene Marchetto «e come tale sappiamo che possiamo essere sottoposti agli accertamenti. Nulla di nuovo, né di strano. Quello che lascia perplessi è l’accanimento verso le famiglie». Anche molti clienti convocati dalle Fiamme gialle avevano lamentato i modi perentori tenuti dai finanzieri durante le verifiche.

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