Anffas attacca Cinque Dita «Chi controlla gli obiettivi?»

MONSELICE. Centro Cinque Dita, l’Anffas torna all’attacco. Il presidente monselicense della Onlus, Luciano Rosa, controbatte a don Giancarlo Smanio, responsabile di associazione e fondazione Cinque Dita. Che nei giorni scorsi ha raccontato i nuovi progetti per il centro, tra cui un laboratorio per autistici. «Ormai da anni siamo abituati ai proclami di don Giancarlo sulle attività “che si faranno” nei 2.400 metri quadri della struttura» controbatte Rosa «Sicuramente gli riconosciamo la buona volontà e la creatività nel pensare a possibili progetti. I servizi “immaginati” devono però rientrare all’interno di una programmazione territoriale attraverso lo strumento del Piano di zona e approvati dalla Conferenza dei sindaci, in seguito autorizzati all’esercizio e accreditati istituzionalmente dalla Regione. Vorremmo sapere se i servizi di cui parla hanno seguito questo iter». Continua Rosa: «Vorremmo anche sapere chi è la cooperativa Intrecci. Quanti dipendenti ha? Da chi è costituita? E quante persone occupa? Il Centro di Formazione professionale è andato via ormai da tre anni e il “Movimento per la vita” di cui si parla non ci risulta sia un ente gestore di servizi per persone con disabilità».

L’Anffas torna a sottolineare che la struttura ha ricevuto contributi pubblici per avviare servizi per disabili. «Chi ha controllato e vigilato affinché venissero raggiunti gli obiettivi per i quali i contributi sono stati erogati?» si chiede Rosa «Il progetto è partito con una donazione alla parrocchia del Redentore e adesso scopriamo dai giornali che tutta la struttura è stata donata alla Fondazione Cinque Dita. Chi è la Fondazione? Vogliamo ribadire che, oltre ai contributi pubblici, tanti cittadini di Monselice e dintorni hanno elargito somme in denaro e continuano a donare». (f.se.)