Animali maltrattati, Circo Medrano sotto inchiesta a Padova

Durante il periodo in cui il circo è rimasto in città è scattata l’ispezione delle guardie zoofile della Lac: il pm Roberti chiude l’indagine e potrebbe chiedere il processo

PADOVA. Maltrattamento degli animali: è il reato contestato ad Albertino Casartelli, 63 anni, residente a Bussolengo (Verona), legale rappresentante del circo Medrano che ha sostato a Padova fra il 28 novembre e 10 dicembre scorso. Sono stati gli esposti della Lac (lega abolizione caccia) e della Lav (Lega anti vivisezione) a far scattare l’inchiesta del pubblico ministero padovano Benedetto Roberti che ha autorizzato un’ispezione delle guardie zoofile Lac nella loro veste di polizia giudiziaria con l’ausilio dei carabinieri e di due veterinari specializzati in animali esotici.

Sconcertante il quadro emerso: felini, come tigri e leoni, tenuti in gabbie nude allestite sul gelido asfalto e senza alcuna protezione; elefanti anche loro “prigionieri” costretti a vivere al gelo quando la normativa impone la loro custodia a una temperatura minima di 20 gradi; canguri con comportamenti cosiddetti stereotipati, come gli altri animali in cattività, provocati dal forte stress psico-fisico determinato dal loro drammatico stato di sopravvivenza; rettili chiusi in teche piccole e strette. Il pm ha già chiuso a tempo di record l’indagine: il prossimo passo, a breve, è la richiesta di un processo. E sarà un processo-simbolo: se gli animali vivono in condizioni critiche al Medrano, uno dei più importanti circhi in Italia, che cosa succede negli altri circhi?

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