Anna Rossoni, la vittoria della speranza

Alla volontaria Unitalsi i consensi dei lettori dal sito del giornale
BARSOTTI - ANNA ROSSONI
BARSOTTI - ANNA ROSSONI

PADOVA. La devozione alla Madonna di Lourdes l’ha scoperta quando la vita l’ha messa di fronte al dolore, alla paura che porta con sé la malattia. Ma, da quel giorno, non l’ha più lasciata. «A 37 anni mi sono detta che se ne fossi uscita sarei andata a Lourdes. Da quella volta, tanti anni fa, non sono più rimasta a casa».

Anna Rossoni è stata appena eletta “Donna eccellente” (sezione sociale-welfare-terzo settore) dai lettori dei quattro siti veneti del Gruppo Espresso. Lei, vicepresidente Unitalsi per il Triveneto e presidente di Casa Margherita, dedica il riconoscimento ai volontari che ogni anno organizzano i treni della speranza che portano centinaia di malati a Lourdes.

«Sono emozionata» dice Anna Rossoni. «Ringrazio tutta la squadra dell’Unitalsi, volontari, barellieri, medici, veramente tutti. Sono persone che lavorano con le mani, con il cuore, per dare speranza a chi spesso crede di non averla più».

Con 3.651 voti raccolti nel periodo fra il 31 luglio e il 12 settembre, Anna Rossoni ha preceduto sul podio Eleonora Caramanna, volontaria Avo Veneto (2.946 voti) e Stefania Fochesato, presidente della Città della Speranza di Padova (2.542 voti). Tutte e tre saranno invitate a salire sul palco del Gran Teatro Geox la sera del 20 settembre, in occasione della cerimonia finale del premio Donne Eccellenti 2013, iniziativa promossa dall’Associazione Albergatrici Abano e Montegrotto.

In lizza c’erano poi altre 11 candidate: tutte validissime, la classifica è solo un gioco.

La vita di Anna Rossoni si divide tra l’impegno in Unitalsi e il nuovo progetto dell’associazione, la Casa Margherita a Padova, un piccolo rifugio per le persone in difficoltà.

«L’abbiamo aperta nel 2009 ed è un sogno che si è avverato», sottolinea Rossoni, «abbiamo finalmente realizzato un progetto di carità: sette posti letto dedicati ai bambini e a tutte le persone che hanno bisogno, che sono in difficoltà. Non chiediamo soldi, solo una un’offerta». Ed è proprio con la generosità dei suoi sostenitori che Unitalsi riesce a continuare a portare aiuto. «Il nostro è un lavoro di gruppo, siamo tanti, motivati nel voler dare sostegno alle persone più disagiate. Lavoro al fianco di volontari che danno al cuore». E ci saranno anche loro il 20 settembre alla premiazione che vedrà salire sul palco la “rosa” delle donne che la città di Padova e i quotidiani veneti del Gruppo Espresso vuole ringraziare. (fa.p.)

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