Anselmi, destino deciso dal tribunale

Liquidatore e commissario ieri in fabbrica per la stima del patrimonio aziendale, giorni d’angoscia per i dipendenti
Di Francesco Zuanon
POLETTO - FOTO PIRAN - CAMPOSAMPIERO - FONDERIA ANSELMI
POLETTO - FOTO PIRAN - CAMPOSAMPIERO - FONDERIA ANSELMI

CAMPOSAMPIERO. Sono ore drammatiche quelle che stanno vivendo i lavoratori della Fonderia Anselmi. «Ieri mattina si sono presentati il liquidatore della Fonderia Anselmi spa in liquidazione ing. Adalberto Rossato, accompagnato dall'avvocato Greggio e da un collaboratore del commissario del tribunale dottor Vegro, per stimare il patrimonio aziendale costituito da immobili e attrezzature varie», spiegano le organizzazioni sindacali Fim e Fiom di Padova ed Rsu aziendali. «L'obiettivo della stima, secondo quanto riferito dal commissario del tribunale, sarebbe la restituzione delle Fonderie Anselmi srl alla procedura di concordato».

«Avevamo chiesto che fosse presente il rappresentante della sicurezza con un manutentore delle Rsu per accompagnare i visitatori ma, senza spiegazioni, il liquidatore ci ha negato la partecipazione», protesta Gregorio Loreggian rappresentante Cisl. «Alla fine la stima non è stata fatta, ma non sappiamo nulla sugli sviluppo dei prossimi giorni», aggiunge Loreggian. «Sicuramente si pensa a tutelare i beni materiali e non i 120 lavoratori che stanno rischiando il posto di lavoro», scrivono i sindacati uniti. «I lavoratori continueranno a presidiare le portinerie con tutti i mezzi possibili anche se dalle 16.30 ci è stata staccata l'energia elettrica». «I dipendenti che stanno sorvegliando gli impianti per salvaguardare il patrimonio aziendale e la sicurezza di tutti sono costretti a fare il loro lavoro con piccoli generatori di corrente dopo lo stacco di ieri pomeriggio» conferma Loreggian. «Chiediamo la solidarietà di tutta la popolazione del Camposampierese e che le istituzioni intervengano immediatamente con un tavolo di confronto per la riapertura delle fonderia Anselmi», concludono le organizzazioni sindacali. «Abbiamo contattato la Regione, gli assessori Donazzan e Marcato, per arrivare quanto prima a un confronto con sindacati, proprietà, liquidatore e tribunale e scongiurare scenari che non oso nemmeno pronunciare», spiega la sindaca Katia Maccarrone, che sta seguendo la vicenda con il collega di Loreggia Fabio Bui. «L'obiettivo è far ripartire la fonderia che ha i mezzi per farlo. Siamo vicini ai lavoratori e confidiamo nella ripresa della produzione, quanto prima, con una nuova gestione», aggiunge Maccarrone.

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