Anziana morta, tre medici indagati

Complicazioni durante un'operazione l'hanno stroncata dopo quattro mesi
MARGHERITA RANZATO E’ deceduta a 74 anni
MARGHERITA RANZATO E’ deceduta a 74 anni
 
LEGNARO.
Tre medici, due dell'ospedale di Piove di Sacco e uno dell'azienda ospedaliera di Padova, sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Paola De Franceschi. Per i chirurghi Bartolomeo Andriuolo e Vincenzo Vella l'ipotesi di reato è l'omicidio colposo.
 Al dottor Franco Barbazza viene invece contestato il reato di omissione di referto. A dare avvio al procedimento penale è stata la denuncia presentata dall'avvocato Giuseppe Affannato per conto del marito e dei figli di Margherita Ranzato. L'anziana è deceduta lo scorso 16 febbraio all'ospedale di Padova dopo quattro mesi di agonia. E soltanto oggi pomeriggio alle 15, a distanza di quasi un mese, i familiari potranno tributarle l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Legnaro.  La settantaquattrenne era stata ricoverata nell'ospedale piovese il 17 ottobre dell'anno scorso per essere sottoposta ad un intervento di asportazione dei calcoli al fegato. «Durante l'intervento chirurgico - scrive nella sua denuncia l'avvocato Affannato - a seguito di erroneo intervento che avrebbe provocato una emorragia, è stato necessario procedere per bloccare la stessa, provocando una occlusione a una vena che portava il sangue al fegato, con la conseguenza di provocare la necrosi di una parte dello stesso».  A seguito delle complicazioni sorte nel corso dell'intervento l'anziana è stata trasferita all'ospedale di Padova. «Il 17 febbraio, dopo il decesso - sottolinea il legale - abbiamo chiesto alla Procura di disporre l'autopsia per accertare eventuali responsabilità dei medici. Mentre attendevamo che fosse accordato l'esame siamo venuti a conoscenza che era già stato eseguito e che alcuni organi erano stati asportati. Così il 22 febbraio ho presentato una nuova denuncia - precisa l'avvocato - affinché siano accertati eventuali abusi in questo senso che si siano verificati nell'ospedale padovano».  Questo il motivo per l'ipotesi di reato di omissione di referto a carico del dottor Barbazza. A seguito della richiesta, il pubblico ministero ha disposto la nomina del perito di parte che nei giorni scorsi ha potuto effettuare un nuovo esame autoptico i cui esiti ancora non sono stati resi noti al legale e ai famigliari dell'anziana.  «Noi chiediamo soltanto giustizia per nostra madre - dicono all'unisono i sei figli di Margherita Ranzato - perché nostra madre prima di entrare all'ospedale per sottoporsi all'operazione godeva di ottima salute: ogni giorno andava a passeggiare, frequentava la piscina, era sanissima. Vogliamo sapere se qualcuno ha sbagliato perchè è giusto che paghi».  E nell'attesa che la giustizia faccia il suo corso, oggi alle 15 saranno in molti a partecipare alla cerimonia funebre di Margherita Ranzato. La donna, che era originaria di Bovolenta, era infatti molto conosciuta e stimata in paese.  

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