Anziana picchiata da un bandito furioso

SAONARA. Picchiata senza pietà a quasi ottant’anni da un bandito solitario, penetrato in casa armato e incappucciato alla ricerca di soldi e gioielli. Un brutale tentativo di rapina è stato messo a segno tra le 20 e le 21 di martedì in via Cagnola 24 a Villatora: vittima Vittorina Bisello, classe 1934, che si trova ora ricoverata all’ospedale di Padova con alcune costole rotte e le braccia ricoperte di lividi. All’arrivo dei vicini di casa, richiamati dalle urla disperate dell’anziana, il malvivente si è dato alla fuga attraverso i campi, senza riuscire a rubare nulla.
Vittorina Bisello, che vive da sola in una casa isolata, circondata da una fitta vegetazione, deve essere sembrata una facile preda per il bandito che a un’ora nemmeno troppo tarda, tra le 20 e le 21, riesce ad entrare nel garage, probabilmente senza neppure aver bisogno di scassinare la serratura. Pochi istanti dopo l’anziana si trova faccia a faccia, in cucina, con un individuo incappucciato, che stringe una pistola nelle mani coperte da guanti e che in un primo momento le chiede soltanto qualcosa da mangiare. Vittorina acconsente subito, ma l’uomo inizia a gridare di volere soldi, gioielli, di consegnargli tutto ciò che di valore si trova nell’abitazione. Mantenendo il sangue freddo, la donna risponde di sì, disposta a dare subito al bandito il poco denaro che ha in casa. Ma non serve, chi le sta davanti ormai si sta trasformando in una furia. La trascina a sedere su una panca, vuole legarla e incerottarle la bocca con del nastro adesivo: ma Vittorina, dimostrando un’eccezionale presenza di spirito, riesce a convincere il bandito a non farlo. Tenendola a bada, l’uomo incappucciato inizia allora a frugare dappertutto, rovesciando le suppellettili e mettendo a soqquadro la stanza. Per cercare di intimorirla le racconta che fuori ci sono altri complici. Ma basta un attimo di distrazione e l’anziana fugge via, salendo una scala interna che porta al secondo piano e poi verso un poggiolo esterno, dal quale si può scendere in giardino. Purtroppo il bandito la raggiunge in cortile, a pochi passi dalla strada e dalla salvezza: e si accanisce contro di lei con una gragnola di pugni violentissimi. Vittorina grida, continua a implorare di lasciarla stare, di prendere pure tutto ciò che vuole. L’individuo mascherato non l’ascolta: senza alcuna pietà, continua a massacrarla di botte. Smetterà, per darsi alla fuga nei campi, solo al sopraggiungere dei vicini di casa che hanno udito le urla di dolore e terrore.
L’anziana viene subito soccorsa da un’ambulanza e portata all’ospedale di Padova; sul posto poco dopo arrivano anche i carabinieri di Legnaro. «Mia zia ha alcune costole rotte ed è piena di lividi, ma per fortuna il suo morale non è abbattuto», racconta Monica Bisello, una delle nipoti. «Vuole tornare nella sua casa. Ha descritto il suo aggressore come un uomo basso di statura, che parlava italiano senza inflessioni straniere. È convinta che la pistola usata per minacciarla fosse un giocattolo, perché ha notato che si trattava di un oggetto piccolo, che pareva di plastica e non di metallo».
Infermiera in pensione, nubile e senza figli, Vittorina Bisello ha un nipote, figlio del fratello morto pochi mesi or sono, che abita di fronte a lei in via Cagnola ma che ieri sera era assente. Nessuna delle altre sue nipoti vive a Saonara. I vicini la descrivono come una donna dal carattere forte, come in questa brutta vicenda ha ampiamente dimostrato. I carabinieri di Legnaro hanno subito iniziato le indagini, senza trascurare alcuna pista.
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