Aperitivi da discount al posto dell’Aperol Otto bar condannati

Il Gip ha emesso decreti penali da 750 euro per ogni locale La procura contesta la frode nell’esercizio del commercio
Di Carlo Bellotto
PREPARATIVI DELL 'APERITIVO SPRITZ Anche il rito dello spritz subisce gli effetti della crisi (foto Panato)
PREPARATIVI DELL 'APERITIVO SPRITZ Anche il rito dello spritz subisce gli effetti della crisi (foto Panato)

Frode nell’esercizio del commercio. Ordinavi uno spritz all’Aperol o al Campari e poteva succedere che ti ritrovavi nel bicchiere una miscela diversa che conteneva bevande che non erano gli originali. L'indagine era nata da un esposto proprio dell’Aperol e dal sospetto di un finanziere: si era accorto come il suo spritz fosse una miscela di alcolici di sottomarca, nonostante il prezzo salato.

Ora arriva il conto. Il giudice Lara Fortuna e la collega Mariella Fino, su richiesta del pubblico ministero Sergio Dini hanno firmato otto decreti penali di condanna per altrettanti gestori di bar della città e della provincia. L'importo della sanzione, che estingue il reato è di 750 euro. L'elenco dei bar colpiti è il seguente: Movembik di Vigonza, Dogma snc di Campodarsego, Fly Art, Vanity lounge Cafè, San Clemente Atlantis, El Pilar Bar Happy Hours, Les Tuplipes Cafè Arcana, dei Osei, tutti nel centro di Padova. Solo per tre locali, Fly Art, Vanity lounge Cafè e Les Tulipes Cafè Arcana sono scaduti i termini e quindi il decreto è irrevocabile, per gli altri, in teoria c’è la possibilità temporale di opporsi e quindi di finire davanti al giudice. Rischiando però di pagare anche il doppio della sanzione, ma pure di vedersi assolti.

Nell'arco di un anno, il 2011, i bar più gettonati dal “popolo degli spritz” sono finiti sotto la lente d'ingrandimento della procura per aver offerto aperitivi taroccati, hanno comprato a pochi euro intere casse di bevande alcoliche dal colore rosso venduti sugli scaffali dei discount. Ma nessuna bottiglia, o molto poche di Campari o Aperol, i classici superalcolici previsti dalla ricetta originale dello spritz, il cui costo è maggiore.

Il magistrato ha fatto controllare dalla Guardia di Finanza le bolle d'ordine e d'acquisto delle bevande impiegate negli otto bar in oggetto. Tra il marzo 2011 e il marzo 2012 dai locali sono state acquistate 1.440 bottiglie di Aperitif, 1.300 di Mix Spritz, 1.000 di Aperspritz, 2440 di Aperbitter, 140 di 90Z. Poche le bottiglie di Campari e Aperol utilizzate per l'aperitivo più popolare, nonostante la pubblicità di spritz a un euro e 50 o addirittura a 3 euro prevedesse i due alcolici di prima qualità. La contestazione infatti non è quella di aver somministrato queste bevande, ma di averle spacciate, o a voce o sui listini per Aperol o Campari. Pare infatti che in alcuni bar, dopo questo scandalo si sia passati, almeno nel listino ad un più sobrio aperitivo della casa o con il nome addirittura del bar. Sparisce il nome Aperol e Campari e quindi non ci sono più problemi. Almeno per quanto riguarda la frode in commercio. Sulla bontà di un aperitivo rispetto ad un altro, la decisione è ovviamente rimandata al consumatore.

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