Aperti il giorno di Pasqua i supermercati Pam

Altri gruppi hanno scelto di lavorare la mattina di Pasquetta, come Alì e Despar Insorgono associazioni e sindacati. Rossi (Confesercenti): «Feste da rispettare»
SALMASO - OVIESSE, PAM E UPIM APERTI
SALMASO - OVIESSE, PAM E UPIM APERTI

PADOVA. La Pasqua a Padova è sacra per le grandi catene di supermercati ma non mancano le eccezioni. Ad annunciare possibili aperture, per lo meno durante la mattinata di domenica 16 aprile, giorno di Pasqua, è infatti il gruppo Pam.

Un’indicazione generale quella emersa nelle scorse ore da fonti interne al Gruppo che però dovrà tenere conto delle specificità dei diversi punti vendita. E se la gran parte degli altri gruppi presenti in provincia comunica la chiusura certa per la giornata di domenica, le differenze tra catena e catena diventano più forti per Pasquetta. Alì e Despar, chiusi per Pasqua, prevedono infatti alcune aperture per lo meno per la mattinata di lunedì 17, Unicomm (marchi Famila, A&O e Emisfero) terrà aperti i punti vendita Emisfero per Pasquetta, quelli A&O saranno chiusi mentre per quanto riguarda Famila vigerà la regola delle aperture domenicali di ciascun punto vendita. Coop invece terrà chiusi tutti i punti vendita in entrambi i giorni mentre Lando, chiuso per Pasqua, aprirà a Pasquetta solo a Vigonza.

Una galassia di scelte che, per quanto coerenti con il rispetto della chiusura per la festività pasquale, non garantisce il futuro delle aperture festive. «Il problema nasce spesso da una spinta legata alla concorrenza che i gruppi si fanno l’uno con l’altro» spiega Marco Bodon della Fisascat Cisl di Padova e Rovigo.

«Quando uno decide di partire tutti lo seguono, anche a prescindere dalla reale utilità della scelta». Ma a insorgere contro il rischio di aperture festive indiscriminate sono anche le associazioni dei commercianti. «Con la prossima festività pasquale si stanno aprendo scontri in varie province circa la volontà di alcune società di tenere aperto anche la domenica di Pasqua» ha scritto il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi in una lettera aperta destinata a tutti gli operatori del settore. «Al di là delle diverse posizioni che si possono avere sulla libera concorrenza e libertà imprenditoriale, ritengo che alcune festività religiose e civili abbiano un significato talmente elevato da imporci un minimo di autoregolamentazione che ne rispetti il valore umano e religioso».

Ad appoggiare la proposta di Confesercenti è anche il neo eletto segretario della Filcams Cgil del Veneto Cecilia De Pantz. «Chiediamo che le istanze presentate dalle associazioni dei commercianti vengano ascoltate anche dai candidati a sindaco di Padova» dice la sindacalista, «e che venga aperto subito dopo le elezioni un tavolo sul commercio che si occupi del grave problema delle aperture festive indiscriminate e di orari che non servono al bene delle aziende né tanto meno a far crescere l’occupazione del settore.

L’esempio di Carrefour che, dopo aver provato aperture 24 ore su 24, ha chiesto la mobilità per 500 dipendenti in Italia è emblematica di un settore che non capisce che gli italiani non possono acquistare più di quanto sia loro necessario solo per via di orari di apertura più estesi».

 

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