Aperture domenicali: Auchan e Valecenter sempre aperti

PADOVA. Domenica con le porte sempre aperte. E’ la «rivoluzione» annunciata da Auchan e Valecenter. Orari lunghi e dal 15 gennaio nessuna chiusura domenicale. Al centro commerciale della Stanga aperto dalle 9 alle 20, come pure a Bussolengo, Mestre e Vicenza. Il Valecenter di Marcon sarà aperto dal lunedì al giovedì con orario continuato 9-21, venerdì e sabato fino alle 22 e nei giorni festivi dalle 10 alle 20.
E’ l’effetto delle liberalizzazioni del governo Monti. Ma Confesercenti punta i piedi e si appella direttamente ai Comuni: «Cari sindaci padovani, attenti a non lasciare completamente liberi gli orari dei negozi. Se lo fate, vi denunciamo per andare contro la Costituzione e non rispettare la legge regionale».
L’avvertimento dell’associazione guidata dal presidente Nicola Rossi mette in atto la richiesta proveniente dal parlamentino della Confesercenti (132 componenti in rappresentanza di 26 organizzazioni di categoria e di 11 aree territoriali). Gli associati hanno dato mandato alla giunta dell’associazione di intervenire su tutti i Comuni per arginare il fenomeno «aperti sempre e comunque», puntando alla richiesta di risarcimento dei danni che i piccoli e medi negozi potranno subire in caso di mancata applicazione della nuova legge regionale sugli orari dei negozi approvata lo scorso 27 dicembre 2011.
Proprio in questi giorni molti Comuni (come Piove di Sacco) stanno varando ordinanze per l’applicazione della direttiva regionale. Ma alcuni sindaci hanno già fatto capire di remare contro, dando ragione al premier Monti. Per questo Rossi parla chiaro: «L’assemblea provinciale apprezza il provvedimento del Consiglio regionale del Veneto, nonché la volontà di sollevare la questione dell’illegittimità della nuova normativa prevista dal decreto Monti».
Il presidente di Confesercenti insiste: «Il settore del commercio è uno dei settori maggiormente liberalizzati, e la legislazione regionale già consente ampie fasce di apertura per i negozi, dalle ore 7 alle 22 con 16 aperture festive e l’intero mese di dicembre, con oltre il 30% dei Comuni classificati come città d’arte e comuni turistici con la possibilità di apertura in tutti i giorni festivi. Non sono, insomma, necessarie ulteriori e indiscriminate deregulation. Vogliamo metterci in testa che con le aperture ininterrotte non aumenteranno i consumi, non migliorerà il servizio e non aumenterà l’occupazione?».
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