Appalto informatico sulla sanità Il caso approda in Parlamento

Arriva in Parlamento l’appalto sull’informatizzazione del personale della sanità veneta affidato a una società che ha contenziosi giudiziari aperti da 5 milioni di euro con la stessa sanità regionale. La senatrice del Pd Laura Puppato ha annunciato ieri la presentazione di un’interrogazione parlamentare e un’interrogazione verrà depositata dal consigliere regionale Claudio Sinigaglia. In fermento anche i sindacati che parlano di una «situazione imbarazzante».
Il caso riguarda la gara europea indetta dal Centro regionale acquisti per la gestione informatizzata del personale di tutte le aziende sanitarie del Veneto. L’appalto è stato vinto dalla società mestrina Sigma Informatica, colosso del settore, senza contestazioni da parte degli altri concorrenti; da sabato scorso è partito il contratto con l’Azienda Ospedaliera di Padova.
Sigma era presente già in molti enti sanitari del territorio grazie alla proroga del contratto ottenuta nel 2012. La Regione firmò all’epoca il prolungamento dell’incarico in extremis (dopo il rischio di blocco degli stipendi per i dipendenti); lo fece all’ultimo momento visti i rapporti “difficili” con la società. All’epoca, infatti, era ancora forte l’eco del caso Bolzan, l’impiegata infedele dell’Usl 9 di Treviso condannata per aver rubato alla sanità veneta 4 milioni di euro. Scattarono contestazioni per la presunta inadeguatezza dei controlli che avevano permesso la depredazione delle casse pubbliche da parte della dipendente e l’allora dg di Treviso Claudio Dario, attuale dg dell’Azienda Ospedaliera di Padova, licenziò tre manager e citò a giudizio Sigma Informatica (che curava appunto la gestione informatica degli stipendi dell’Usl 9) contestandone il servizio e chiedendo 5 milioni di euro. La causa è pendente, mentre è stato annunciato appello per quella di Sigma contro l’Usl 9 per il risarcimento danni. La guerra giudiziaria, insomma, è ancora aperta.
All’epoca dei fatti Laura Puppato chiese una commissione d’inchiesta in Regione sugli appalti a Sigma. Oggi la senatrice annuncia un’interrogazione in Parlamento: «Chiedo una risposta al commissario Raffaele Cantone per capire se è in contrasto con la legge sugli appalti l’assegnazione di un incarico a società con cui ci sono contenziosi. Cantone ha messo precisi paletti per evitare la reiterazione dei mandati alle medesime aziende da parte degli enti pubblici. Il governo ha avviato un sistema di appalti antitrust, la giunta Zaia invece non fa nulla».
Claudio Sinigaglia, consigliere regionale Pd, presenterà a sua volta un’interrogazione in Regione: «Per capire se è possibile la partecipazione a gare regionali di società che hanno contenziosi aperti».
Di «situazione imbarazzante» parla Stefano Tognazzo, responsabile Uil Funzione Pubblica: «La Regione doveva valutare eventuali contenziosi. Meglio era attendere la definizione dei procedimenti giudiziari».
Giancarlo Go della Cgil si sofferma invece sui tavoli aperti sia in Azienda che all’Usl 16 per il software Sigma: «Nel momento in cui sono stati chieste modifiche legate agli accordi contrattuali, la società ha dato la disponibilità a rivedere le applicazioni, ma questa revisione avrebbe comportato un aumento di costi per le aziende sanitarie perché le variazioni non erano previste dal contratto. Ci auguriamo che il nuovo contratto con Padova preveda la possibilità di adeguare il software».
Fabio Turato della Cisl sottolinea gli aspetti positivi dell’affidamento dell’incarico alla società mestrina: «Il sistema Sigma è quello dominante in Veneto. Questo permette una centralizzazione dei dati nella prospettiva di una razionalizzazione di gestione».
Sabrina Tomè
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