Sbalzato dalla moto e poi investito, Mattia muore a 21 anni dopo tre giorni di agonia
L’incidente mercoledì 4 giugno sulla Strada dei vivai a Sant’Angelo di Piove: Mattia Selaj di Piove di Sacco aveva centrato un furgone in avaria fermo sul ciglio della strada ed era stato quindi travolto da un’auto. Ricoverato in condizioni disperate, la notte di venerdì il decesso

Non ce l’ha fatta. Dopo tre giorni di agonia si è spento Mattia Selaj, 21 anni, originario dell’Albania ma cresciuto a Piove di Sacco. Mercoledì mattina era stato vittima di un violento incidente sulla strada dei Vivai, all’altezza di Sant’Angelo di Piove. Stava andando al lavoro.
Immediato l’intervento dei paramedici del Suem 118 che lo hanno preso in cura e trasferito d’urgenza al Pronto soccorso dell’Azienda Ospedale-Università di Padova.
Le condizioni sono apparse fin da subito gravissime. Sessanta due ore dopo, la notte di venerdì, si è spento nel reparto di Terapia intensiva. In quelle stesse ore un gruppo di amici e famigliari, almeno trecento, si sono riuniti vicino alla chiesa di Sant’Anna di Piove di Sacco per un momento di raccoglimento, tra fuochi d’artificio, striscioni e una maglietta personalizzata dell’Inter, «la sua squadra del cuore», spiega il cugino Rajmond.
La dinamica dell’incidente
Era partito dall’abitazione in cui abitava insieme ai genitori e alla sorella a Piove di Sacco. Erano le 9 del mattino. In sella alla sua moto da 125 di cilindrata si stava dirigendo verso il centro di Padova, dove da due settimane lavorava. Stava quindi percorrendo la Strada dei Vivai, come tutte le mattine faceva, quando è accaduto l’imprevedibile. Pochi istanti destinati a cambiare tutto.

All’altezza dei confini tra i comuni di Saonara e Sant’Angelo di Piove di Sacco, il ventunenne aveva già macinato diversi chilometri, quando all’improvviso si è trovato di fronte un ostacolo. Un furgoncino Opel era in quel momento in sosta a bordo strada, in avaria secondo quanto riferito dallo stesso conducente, T.F., di 27 anni e residente a Piazzola sul Brenta.
Una collisione inevitabile
Mattia si è accorto troppo tardi dell’ostacolo, forse per un fugace momento di distrazione, che gli è però costato carissimo. Il giovane di Piove di Sacco ha colpito il retro del veicolo in panne, venendo catapultato poi in mezzo alla strada. La moto si è subito disintegrata all’impatto, ma la tragedia non si era ancora conclusa.
Nonostante l’urto già violento, il ventunenne è finito sulla carreggiata del senso di marcia opposto, quello che riporterebbe a Piove di Sacco. Lì però era in arrivo un altro veicolo, una Kia, con al volante una donna di 49 anni, F.D., che nonostante i disperati tentativi di frenare, lo ha centrato in pieno. Inutili i soccorsi dei paramedici, Mattia si è spento tre giorni dopo in ospedale. Sul posto per i rilievi la Polizia stradale. I due automobilisti sono indagati per omicidio stradale: un atto dovuto per definire le responsabilità.

Il cordoglio
Nonostante le condizioni siano parse fin da subito disperate, non è mai venuto meno il senso di speranza. Decine di amici sono andati a trovare Mattia in ospedale, mentre i familiari si sono stretti al suo capezzale. «Era un ragazzo straordinario, che non si meritava di morire», racconta sempre il cugino Rajmond, «aveva un gran cuore e una forte intraprendenza: dopo l’esperienza al Caf di Padova sognava di mettersi in proprio, con le sue sole energie. Strazio a casa Selaj, dove il papà Festim e mamma Shquipe si sono stretti in un dolore senza fine: «Ci consola solo sapere che di lui avremo ricordi bellissimi», ha riferito il padre.
Un dolore condiviso
«Non abbiamo odio per quello che è successo, non ce l’abbiamo con nessuno», racconta ancora il cugino, in Italia da 8 anni e che è cresciuto in Albania spalla a spalla con Mattia. Nel frattempo, venerdì notte, alla notizia che per Mattia non c’era più nulla da fare, nel parco vicino alla chiesa di Sant’Anna di Piove di Sacco si sono riuniti circa trecento ragazzi. Un momento di condivisione del dolore. Hanno esploso alcuni fuochi d’artificio e celebrato quel tifo nerazzurro. Nonostante l’origine musulmana, i funerali si svolgeranno al Duomo di Piove di Sacco, forse la prossima settimana.
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