Appropriazione indebita condannati tre impresari edili

MONSELICE. Appropriazione indebita, tre condanne. Il giudice Marchiori ha comminato un anno di reclusione ciascuno a Luigi Borella, 54 anni, di Conselve, il legale rappresentante della società...

MONSELICE. Appropriazione indebita, tre condanne. Il giudice Marchiori ha comminato un anno di reclusione ciascuno a Luigi Borella, 54 anni, di Conselve, il legale rappresentante della società Venexia srl, e i soci Stefano Borella, 51 anni, di Padova, e Riccardo Destro, 48 anni, di Chioggia, tutti difesi dall’avvocato Stefano Massari. Nel dispositivo della sentenza il tribunale ha subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno, stabilito in 10 mila euro a favore di M.B., imprenditrice 54enne di Monselice, tutelata dall’avvocato Roberto De Nicolao. Nell’impianto accusatorio il terzetto aveva incassato un assegno dell’importo di 9.200 euro con l’impegno di restituirlo una volta che la cliente avesse onorato il pagamento della fattura del medesimo importo. Ma il titolo alla fine è stato posto all’incasso. Nel 2009 M.B. aveva sottoscritto con Venexia srl il contratto preliminare per una casa in costruzione e in costruzione in via Ca’ Oddo, a Monselice, al prezzo di 270mila euro. Alla firma dell’atto M.B. aveva versato dei soldi come caparra. Poi c’erano stati successivi pagamenti e l’acquirente doveva ricevere l’assegno. Che invece è stato incassato.

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