Apre un nuovo locale nella via dei cocktail

L'ultimo locale notturno di via Vicenza, la grande strada a quattro corsie che dal cavalcavia Chiesanuova porta direttamente a corso Milano, è stato inaugurato lo scorso giovedì. Si chiama «Start Ap...
SALMASO - GUINNES RECORD SPRITZ
SALMASO - GUINNES RECORD SPRITZ

L'ultimo locale notturno di via Vicenza, la grande strada a quattro corsie che dal cavalcavia Chiesanuova porta direttamente a corso Milano, è stato inaugurato lo scorso giovedì. Si chiama «Start Ap Cafè», e non è l'unico lounge bar che si affaccia lungo duecento metri di quell'arteria. Camminando verso il quartiere Chiesanuova, il primo locale sulla sinistra, è l'Anima, con il suo caratteristico corredo di giovanissimi, moltissimi, accalcati davanti alla sua porta, ognuno col suo cocktail.

Subito dopo tocca all'Amsterdam, col caratteristico mulino, i tavolini e le poltrone di vimini; appena venti metri dopo, sulla destra, il Cafè Tinto, che attira a frotte giovani professionisti, quindi il già citato Start Ap, molto chic, e infine il Barabba, abbarbicato alla rampa del cavalcavia, con la sua terrazza traboccante giovani studenti e anche molti professionisti.

Una concentrazione simile di locali finisce per bollare una strada o una zona della città come «polo di vita notturna», o nel caso di via Vicenza, «zona del pre-discoteca».

Proprio questo offrono i suoi locali: aperitivi o cocktail per il dopocena, prima della discoteca o per trascorrervi l'intera serata, dato che tutti, tranne il Cafè Tinto, chiudono alle due di notte. L'altra faccia della medaglia, però, è l'aspetto del rumore: il vociare costante e la musica ad alto volume, rischiano di far perdere il sonno ai residenti della zona. Non sembra essere questo il caso di via Vicenza: i locali non propongono musica ad alti volumi, molti di loro non hanno palazzi residenziali vicino, e il vociare degli avventori è sovrastato dal rumore della strada. Casomai, il problema è quello dei parcheggi. «La gente si lamenta spesso» spiega uno degli esercenti diurni della zona, «hanno il dente avvelevato perchè spesso non trovano parcheggio nemmeno per loro».

In effetti, di tutti i locali della zona, solo il nuovo «Start Ap» ha un'area parcheggio propria, tutti gli altri si affidano ai parcheggi pubblici in una quartiere fatto di stradine spesso anguste, già di per sé privo di parcheggi. Il vecchio parcheggio di fianco al Tinto è stato recintato dal proprietario, che ora vende i posti auto a peso d'oro.

C'è da sperare che quel parcheggio che si prevede di costruire al posto del vicino campo da calcio di via Dottesio, contro il quale il Comitato residenti del rione Resistenza tanto pervicacemente sta protestando, non finisca col diventare uno scambiatore di giorno e un parcheggio per avventori di notte, lasciando gli abitanti senza posto auto...e senza verde.

Riccardo Cecconi

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