Arcella, riaperta l’antica latteria vicino a S. Antonin
Il locale è stato chiuso sei mesi per lavori di ristrutturazione il nuovo proprietario preparerà anche caffé e spritz

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - RIAPERTURA DELLA LATTERIA VIALE ARCELLA
ARCELLA. L’antica latteria di viale Arcella 17, a duecento metri dal santuario di Sant’Antonio e quasi di fronte all’autoscuola Da Loris, ha riaperto i battenti domenica scorsa. Non solo come bottega alimentare, ma anche e specialmente come bar, dove i clienti, nel rispetto di un tradizionale negozio aperto nel lontano 1964, possono anche acquistare anche latte fresco di giornata e dove possono consumare anche caffè, cappuccino e brioche artigianali.
Il nuovo titolare del bar-latteria, naturalmente, non è più il gestore di prima, Raffaele Mazzuchin, residente a Peraga di Vigonza, che l’ha gestito per oltre 50 anni, ma un nuovo esercente, che abita nella vicina San Carlo e che ha esperienza nel settore della ristorazione. I lavori di ristrutturazione sono durati sei mesi. La chiusura della latteria aveva provocato molte reazioni, sopratutto sui social network. I ragazzi cresciuti nel rione a cavallo degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta sono stati da piccoli avventori del locali, per acquistare il latte ma anche quelli che si chiamavano i “ciuccetti” ovvero liquirizie, spumiglie e altre leccornie.
Gli operai, in questi sei mesi, hanno lavorato anche di sera e, quindi, il locale pubblico è stato riaperto prima dei tempi previsti.
Con l’apertura dell’antica latteria, diventano cinque i bar che si trovano tra viale Arcella e la vicina via Aspetti. Partendo proprio da via Aspetti, oltre alla nuova-vecchia latteria, troviamo il bar TuttoGelati, gestito da Ermes Pavan, la Caffetteria Arcella (quasi di fronte al capitello dedicato a Sant’Antonio), il bar-pasticceria gestito da Loris Ghiraldo ed il bar cinese ex Orange, che ha aperto i battenti a fianco dell’agenzia funebre. Il nuovo bar-latteria è attrezzato per offrire ai clienti pranzi veloci a mezzogiorno ed anche per organizzare happy hours tra le 18 e le 20.
«Cinque bar in soli cinquecento metri sono, effettivamente, un po’troppi», osserva un agente immobiliare, che, ogni mattina, beve il cappuccino alla pasticceria Arcella. «Purtroppo questi sono gli effetti della legge sul commercio introdotta dall’ex ministro Bersani del Governo Prodi negli anni novanta. Ma è inutile guardare al passato. Di questi tempi è meglio fare un riflessione sulla situazione del commercio nei tempi attuali. Tra i locali pubblici sopravviveranno solo gli esercizi che riescono a coniugare qualità e prezzo e sanno offrire ai clienti un servizio, sia al banco che ai tavoli, di qualità».
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