Arcella, sigilli alla centrale del sesso
I vigili sequestrano un appartamento in via Leoncavallo usato come casa-squillo

IL BLITZ. La palazzina all’Arcella
Centrale del «sesso a pagamento» in un appartamento in via Ruggero Leoncavallo 1 all'Arcella. I sigilli sono scattati ieri, su richiesta del pm Vartan Giacomelli in base a un provvedimento del gip Mariella Fino. Ennesimo blitz, il 9º nel 2010, della squadra investigativa dei vigili coordinata dai commissari Luca Sattin e Andrea Boscarollo.
PROSTITUTA INCINTA.
Nel registro degli indagati per favoreggiamento alla prostituzione è finita solo l'affittuaria, una rumena di 20 anni, che esercitava la «professione» almeno con altre tre connazionali coetanee. La giovane è tornata in Romania con il figlio appena partorito: aveva continuato a prostituirsi durante tutto il corso della gestazione, concluso con un parto prematuro avvenuto circa venti giorni fa. Al ritorno, ad attenderla, ci saranno anche i servizi sociali e, forse, il tribunale dei Minori. I clienti, quasi tutti italiani, dai 25 ai 50 anni, non disdegnavano di avere rapporti nonostante lo stato interessante.
LE INDAGINI.
Nel piccolo condominio, formato da quattro appartamenti, si era capito già da fine ottobre come qualcosa non quadrasse: troppo viavai di uomini durante il giorno, rumori molesti per 24 ore. Allora ecco le indagini da parte della Municipale con appostamenti, interrogatori dei clienti e il riconoscimento finale. L'appartamento risulta di proprietà di una studentessa di Siracusa, residente a Padova: lei lo affittava per 750 euro al mese ed è estranea ai fatti. Nell'abitazione esercitavano almeno quattro ragazze, ma il sospetto è che fossero di più. Avevano un contratto di sei mesi, ormai abituate ad essere braccate dalle forze dell'ordine, e pronte a cambiare posto.
L'APPARTAMENTO.
Ieri mattina nell'appartamento c'era una sola ragazza: l'affittuaria è in Romania, le altre avevano fiutato l'aria che tirava e si sono dileguate, anche se non sono accusate di nulla. Nell'appartamento un piccolo albero di Natale e molta sporcizia: all'interno tre stanze, dove si consumavano i rapporti, un soggiorno e un bagno. Oltre l'incuria, a colpire gli agenti anche un campanello da bicicletta presente in una camera: probabile che fosse usato dalle ragazze nei casi pericolosi, o per richiedere aiuto.
I PRECEDENTI.
Monitorare le ragazze non è stato così difficile: mettevano annunci nel sito www.bachecaincontri.com, con foto scattate proprio all'interno dell'appartamento in questione. Così per la Municipale è arrivato il nuovo sequestro, dopo quelli nelle vie Montà, Dignano, Mameli, Vecellio e Durer (dove si trattava di un'intera palazzina). «Continueremo a combattere la battaglia contro la prostituzione» promette l'assessore alla Polizia municipale Marco Carrai.
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