Arcella, studio dentistico razziato Il titolare: «Costretto a chiudere»

Nuova incursione in uno studio professionale della città: rubato materiale per 100 mila euro «Mi hanno portato via tutto, non so se vale la pena con la crisi rifare un investimento del genere»

PADOVA. Continuano le razzie ai danni degli studi dentistici. I predoni specializzati in questo genere di colpi sono entrati nuovamente in azione svuotando uno studio all’Arcella in via D’Alemagna. Hanno rubato tutto. Hanno lasciato solo la poltrona vuota. Il valore della refurtiva sparita oscilla tra i 50 e i 100 mila euro. In tempo di crisi un macigno del genere è difficile da digerire specie se, come in questo caso, il professionista derubato non ha una apposita assicurazione.

I ladri sono entrati nella notte tra lunedì e martedì e hanno avuto tutto il tempo di agire perché l’allarme non c’era. Lo studio, inoltre, si trova in un condominio con molti appartamenti sfitti. Dunque nessuno poteva sentire rumori o segnalare circostanze anomale alle forze dell’ordine. Infatti la brutta sorpresa è stata trovata ieri mattina quando una dipendente è giunta sul posto di lavoro.

«Non so cosa farò a questo punto, sono parecchio frastornato». Sono le parole di Ahmad Al Lauzi, dentista proprietario dello studio. «Non sono assicurato e il danno sarà sicuramente superiore ai 50 mila euro», spiega il dentista affranto. «Mi hanno portato via tutto, è rimasta solo la poltrona, non so se ne vale la pena in un momento di crisi come questo di rifare un investimento del genere».

Ieri lo studio ovviamente è rimasto chiuso. «Ho annullato gli appuntamenti e credo che per i prossimi giorni mi appoggerò allo studio dentistico di un collega amico per finire i miei lavori», spiega il dottor Al Lauzi che elenca i macchinari e gli arnesi da lavoro che gli sono stati portati via: «Hanno tagliato i fili dei manipoli, portato via i contrangoli, i micromotori per l’implantologia, sottratto almeno 10 chili di ferri chirurgici, poi tutti i farmaci e il computer», dice il dentista sconsolato. «Perfino la cioccolata hanno rubato». I ladri sono entrati da una finestra sul retro dello studio: «C’era la tapparella abbassata ma non aveva il blocco», prosegue l’odontoiatra. «L’hanno sollevata, hanno rotto il vetro e girato la maniglia. Così sono entrati».

L’allarme, ieri mattina, è stato lanciato al 113. Sul posto è accorsa una pattuglia della Squadra volante della Questura. Gli agenti hanno eseguito il sopralluogo chiamando in causa anche la Scientifica.

Quello dei furti negli studi dentistici è un fenomeno che preoccupa non poco i professionisti padovani. Gli ultimi due episodi risalgono a novembre dello scorso anno, quando i predoni riuscirono a visitarne due in una notte: uno è lo studio dentistico di Ferruccio Berto, presidente della Commissione Albo Odontoiatri, di via dei Colli 63, l’altro è lo studio del dentista Joseph Sussan, 60 anni, di origini israeliane, e della moglie Lucia Calabrese, di via Temanza 1, all'Arcella.

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