Arianna, nuova luce Con i led “pensanti” punta al 60% di export

BRUGINE. «Le richieste dei big mondiali sono state pressanti: ma Arianna resta solidamente in mani italiane». I soci di maggioranza Luigi Rossi Luciani e Luigi Nalini annunciano investimenti importanti nel prossimo triennio per Arianna di Brugine, la società di illuminazione nata dai brevetti di Alberto Giovanni Gerli: una nuova generazione di punti luce a infinite combinazioni che consentono soluzioni di illuminazione, consumo e sicurezza, calcolate e costruite con precisione assoluta.
Un sistema che, specie nelle gallerie e nei più complessi contesti di sicurezza, si è subito fatto spazio: nel 2018 è stato scelto dal 50% degli aggiudicatari delle gare Anas Greenlight per la riqualificazione dell’illuminazione delle gallerie in esercizio; e nel 2019 con l’acquisizione di una serie di importanti commesse in Italia e all’estero, l’azienda padovana si appresta a diventare la seconda compagnia di illuminazione europea in questo segmento.
Per il 2018 la previsione di fatturato è superiore a 10 milioni di euro, grazie anche a interventi particolarmente significativi: oltre al progetto Anas, il Comune di Roma, la città di La Valletta a Malta e progetti di illuminazione pubblica negli Emirati Arabi. In un mercato presidiato dalle multinazionali l’azienda amministrata da Christian Mazzola, sulla base di gare aggiudicate o in avanzata trattativa, e grazie ai nuovi investimenti, prevede nel triennio 2019/2021 di raddoppiare il fatturato attuale, e di raddoppiare anche la sua squadra di professionisti.
Nel triennio è prevista anche una forte crescita del nuovo settore illuminazione sportiva che, sempre grazie ai brevetti dell’azienda, riduce consumi e manutenzioni, e migliora considerevolmente la visione per spettatori e riprese televisive: lo stadio di rugby di Tauranga, uno dei maggiori centri della Nuova Zelanda, si è rivolto proprio all’azienda padovana per assicurarsi questi elevati standard energetici e qualitativi.
«Nei prossimi anni – conclude Mazzola – le esportazioni peseranno fino al 60%. Stiamo lavorando su un apparecchio di illuminazione che dialoga con l’ambiente, le persone e le cose che lo circondano. Una luce, potremmo dire, “ che pensa”. —
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