Arquà, riecco le scuole medie ma adesso il Petrarca è 3.0
ARQUA’PETRARCA. Dopo oltre tre lustri ritornano le scuole medie ad Arquà Petrarca. Ieri mattina, alla presenza del dirigente scolastico e dell’amministrazione comunale, ha riaperto i battenti dopo...

ARQUA’PETRARCA. Dopo oltre tre lustri ritornano le scuole medie ad Arquà Petrarca. Ieri mattina, alla presenza del dirigente scolastico e dell’amministrazione comunale, ha riaperto i battenti dopo ben sedici anni la scuola secondaria del borgo, intitolata manco a dirlo al poeta Francesco Petrarca. Il servizio d’istruzione era cessato ad Arquà Petrarca nel 2001, a causa della mancanza di numeri di iscritti: gli alunni del paese erano dunque stati dirottati nelle scuole limitrofe, Monselice e Baone in primis. Spiega il sindaco Luca Callegaro: «In questi anni l’amministrazione, assieme alla dirigente scolastica Barbara Vicentini e a tutte le insegnanti, ha lavorato per riportare i numeri necessari a garantire il funzionamento della scuola. Dal 2009 ad oggi questi numeri sono più che raddoppiati. Questo ha permesso all’amministrazione, ancora due anni fa, di poter sognare un giorno la riapertura della scuola media». Per convincere i vertici ministeriali a dare l’ok alla riattivazione delle classi è stato presentato un progetto innovativo, intitolato “Eco-aula 3. 0”: l’idea di base è quella di una scuola altamente informatizzata con un approccio moderno allo studio, indirizzato in particolare alla collaborazione tra insegnanti e studenti e non più solo verso una docenza frontale. Il via libera regionale e ministeriale è arrivato e ieri mattina è partita ufficialmente la prima classe della scuola secondaria. Nell’occasione è stato consegnato, in comodato d’uso, un notebook-tablet ad ogni alunno da parte dell’amministrazione comunale di Arquà Petrarca. «Il progetto, unito ai servizi comunali che garantiamo come il tempo pieno e la mensa interna, ci ha permesso di diventare un Comune capace di attrarre, anche rispetto ai territori vicini di Galzignano Terme e Monselice».
Nicola Cesaro
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