Arrestato il nigeriano che parla napoletano

Ha sferrato calci, pugni e strattoni a tutti: ai due atleti che l’avevano scoperto mentre tentava di introdursi in palestra e ai quattro poliziotti che hanno tentato di fermarlo. John Seron, 39 anni, nigeriano senza fissa dimora, è una furia. Ma soprattutto era diventato l’incubo di molti residenti dell’Arcella. Tra tanti immigrati africani lui ha un tratto che lo caratterizza, ed è la parlata. Sì, perché John Seron parla in dialetto napoletano.
Con una simile caratteristica è difficile mimetizzarsi tra le migliaia di stranieri che bazzicano tra stazione e Borgomano. In questi ultimi mesi più di qualcuno ha lamentato aggressioni (magari anche di lieve entità) ad opera di un africano che parlava napoletano. E questo è il preambolo.
Sabato sera in via Minio, dai Rogazionisti, era stata organizzata una serata dagli atleti della società Juvenilia Buon Pastore. Hanno cenato insieme e verso mezzanotte e mezza se ne stavano andando. Alcuni di loro, però, si sono accorti che in palestra era entrato un individuo sconosciuto: un immigrato africano piuttosto corpulento. Qualcuno si attaccato al telefono per segnalare la circostanza al 113, altri due hanno deciso di affrontarlo. In due si sono avvicinati a lui e hanno anche provato a fotografarlo con il telefonino per presentare poi le prove alla polizia. Apriti cielo. L’africano ha cercato di strappare i telefoni cellulari dalle loro mani. Uno l’ha colpito con un pugno in faccia, l’altro l’ha praticamente denudato strappandogli camicia e maglione. Poi è scappato in sella ad una bicicletta rossa.
Sul posto sono accorse due pattuglie della Squadra volante. I primi due poliziotti li ha affrontati tentando di scagliargli addosso la bicicletta: attacco andato a monte grazie alla prontezza di riflessi di un agente che è riuscito a impedirgli il lancio. Il fuggitivo è corso poi verso un cestino alla ricerca di una bottiglia da usare come arma. In quattro sono riusciti a fatica a fermare questo omone alto un metro e novanta e di oltre cento chili. Alla fine è stato ammanettato.
Tutti i poliziotti si sono rivolti alle cure del pronto soccorso: tre sono stati dimessi con una prognosi di tre giorni, il quarto invece ha ottenuto cinque giorni di convalescenza.
In Questura i poliziotti hanno scoperto che il gigante violento era John Seron: è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il nigeriano ora rischia l’espulsione: il caso è al vaglio dell’Ufficio immigrazione.
Enrico Ferro
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