Arriva Bricoman al posto del lago di Padova Est
Via libera della giunta, l’intera zona sarà prosciugata ed edificata: «Ma cubature e altezze sono state notevolmente ridotte»

PADOVA. Bricoman sbarca nell’area del “lago” di Padova Est. Dopo il no dell’amministrazione all’approdo del gigante francese del bricolage in zona industriale, arriva il via libera per un nuovo spazio commerciale a due passi dall’Ikea. Un piano commerciale pronto dal 2008, ma che all’epoca prevedeva edifici di quattro piani e una volumetria quasi tre volte superiore rispetto a quella autorizzata ieri dalla giunta comunale. Insieme a Leroy Merlin in corso Australia arriva quindi a Padova anche il marchio di proprietà della famiglia francese Mulliez.
L’area del laghetto

Tecnicamento l’area si chiama “Pt2” e rientra nell’ampia lottizzazione di Padova Est voluta dalla giunta Destro. Negli ultimi anni è stata ribattezzata (anche sui navigatori) il “lago di Padova” perché i lavori per il centro commerciali fermi a causa del fallimento della ditta costruttrice hanno permesso che nel tempo si creasse una grande pozza d’acqua. Nel 2008 l’allora giunta Zanonato ha approvato un piano per la realizzazione di un complesso commerciale formato da 5 medie strutture di vendita e tre unità commerciali non di vendita. Un totale di quasi 25 mila metri quadri di strutture e altri 46 mila di parcheggio. Un progetto mai realizzato e defunto definitivamente nel 2019, quando proprietario dell’area diventa Bricoman. Il marchio transalpino ha puntato a Padova Est dopo anni di battaglie in tribunale con l’amministrazione Bitonci, sul vincolo dell’area ex Mira Lanza in zona industriale.
Il nuovo progetto

La nuova trattativa con il Comune sull’area del “laghetto” è poi andata a buon termine e si è ultimata ieri con il via libera della giunta alla variante al Pua (piano urbanistico attuativo), che prevede una drastica riduzione di cubatura e l’approvazione della richiesta. I francesi prevedono una superficie coperta di vendita inferiore rispetto al piano Zanonato, con una volumetria totale che passa da 407 mila metri cubi a 140 mila, e un capannone che anziché essere alto 27 metri lo sarà solo 11. Per ridurre l’impatto dell’isola di calore è prevista l’alberatura della zona parcheggio e la realizzazione di due pareti verdi. Per migliorare la viabilità, invece, nasceranno tre nuove rotonde.
Soddisfazione in giunta
«Riduciamo di due terzi la cubatura prevista e portiamo a casa un grande risultato: la sistemazione di quel vuotourbano – evidenzia l’assessore all’urbanistica Andrea Ragona – E proseguiamo con il nostro lavoro per sistemare le situazioni ereditate dal passato, ridimensionando gli errori e trovando soluzioni praticabili e concrete».
«Abbiamo evitato nuove grandi strutture di vendita e nell’iter di rilascio della licenza commerciale chiederemo l’impegno alla società di sostenere progetti a favore delle piccole attività commerciali», aggiunge l’assessore al commercio Antonio Bressa. —
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