Arrivano i Jamiroquai Vent'anni dopo per JK è sempre festa

Il manifesto dei Jamiroquai Il leader Jay Kay e Jury
Il manifesto dei Jamiroquai Il leader Jay Kay e Jury
 
PADOVA.
Riconoscibili dai primi accordi, elementari melodie che ti restano dentro sin dal primo ascolto. Anche se non si è appassionati di funky e non si hanno più 30 anni, non si può non conoscere Jamiroquai. Da 18 anni sulle scene, il gruppo londinese ritorna in Veneto, dove - dopo il memorabile concerto all'Arena di Verona del febbraio 2009 - giovedì si esibirà nell'arena Camerini di Piazzola.  L'appuntamento è alle 21.30 all'Hydrogen Live Love Festival, per poi far rotta su Roma e infine a Lucca. A Piazzola intanto ferve l'attesa per vedere l'euforico Jay Kay e la sua band, che festeggia 20 anni, ma da cinque non sfornava un album.  JK sembra sempre un ragazzino pronto a far festa. Del resto, ne ha motivi per festeggiare: più di 20 singoli in classifica, 25 milioni di album venduti, 5 Mtv Awards e un Grammy. I Jamiroquai così tornano in Italia per proporre il loro ultimo Rock Dust Light Star, settimo studio album, il primo per la nuova etichetta Mercury.  Tutti saranno curiosi di scoprire quale look sceglierà il carismatico leader per il concerto nell'arena davanti a Villa Contarini, che sarà introdotto da Jury e avrà un pre e after show targati Funkytown.  L'ultimo lavoro dei Jamiroquai, considerato una sorta di ritorno alle origini, fa presupporre un ritorno a copricapo in stile indiano d'America. Il nome Jamiroquai, scelto dal JK, deriva infatti dalla fusione della parola inglese «Jam» con «Iroquois», la tribù indiana con cui Kay si identificava filosoficamente.  Il frontman, che non sa suonare uno strumento ma negli ultimi anni ha imparato a pilotare elicotteri (che da allora non mancano mai nei suoi video), quando scrive canzoni si dà questa regola: «Se il brano non sta in piedi con solo tastiera e voce o chitarra e voce, lascia perdere».  Il 6 giugno è uscito l'ultimo singolo intitolato «Smile». Il primo singolo dei Jamiroquai «When You Gonna Learn?», venne pubblicato nel 1992 da Acid Jazz, nome di un'etichetta ma anche del genere musicale in cui si inserivano agli esordi. L'enorme successo li portò a firmare con la potente major Sony Records. Il primo disco per la nuova etichetta fu Emergency on Planet Earth (1993), caratterizzato da sonorità soul, funk, e vagamente jazz, mentre i testi affrontavano già temi ecologisti e sociali.  Oggi, con la saggezza dei 40 suonati (è nato nel 1969 a Londra) e dopo aver approfondito i suoi interessi per l'ecologia, la religione, lo spazio e la futurologia, Jason Kay arriva a dire: «Bisogna smetterla di fare le cose troppo complicate. Adoro poter dire oh, non è molto profondo questo testo».  Abbandona così i video con quadrati lampeggianti e realizza clip simili a piccoli film, dove può dar prova della sua abilità di pilota. «Quello che ho fatto con questo disco, per evitare di annoiarmi e poi prendere decisioni sbagliate, tipo oh non mi piace più - rivela il leader di Jamiroquai, parlando di Rock Dust Light Star - è stato registrare una canzone e poi non riascoltarla per due mesi. Quando la riprendi in mano, la trovi fantastica».  Sono passati cinque anni dal suo ultimo studio album, Dynamite, e quattro dalla raccolta di greatest hits High Times: Singles 1992-2006. Kay ha avuto il suo periodo d'oro con la stampa, sia in positivo sia in negativo, ora vuole lasciare parlare la musica. L'ultima fatica è stata realizzata tra la Tailandia e lo studio privato di Kay nella sua casa nel Buckinghamshire nel leggendario Hook End Manor in Oxfordshire
Biglietti in prevendita a partire da 40,25 euro presso Coin Ticketstore Padova e Treviso, Boxoffice, Primi alla Prima, Cariveneto, Ticketone e Charta. Info: www.zedlive.com www.hydrogenlive.com.

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