Arrivati i primi profughi scaricati dalla Prandina

Ieri 46 richiedenti asilo sono stati trasferiti da Padova all’ex base di San Siro Giovedì di tensione a Cona: mediatori culturali coinvolti in una rissa tra gli ospiti
Di Alice Ferretti
STIEVANO - SAN SIRO FRAZIONE DI BAGNOLI - 01/07/2016 - ARRIVO DI NUOVI PROFUGHI NELL'EX BASE MILITARE DI SAN SIRO NELLA FOTO : L'ARRIVO DELLA CORRIERA CON I PROFUGHI PH ZANGIROLAMI
STIEVANO - SAN SIRO FRAZIONE DI BAGNOLI - 01/07/2016 - ARRIVO DI NUOVI PROFUGHI NELL'EX BASE MILITARE DI SAN SIRO NELLA FOTO : L'ARRIVO DELLA CORRIERA CON I PROFUGHI PH ZANGIROLAMI

BAGNOLI. Primo vero trasferimento dalla Prandina. Con il primo di luglio, cioè ieri, la struttura di prima accoglienza di via Orsini ha iniziato l’alleggerimento progressivo dei suoi ospiti nell’ottica di uno svuotamento totale che dovrebbe avvenire nel giro di una decina di giorni. Mentre fino ad ora si è assistito ad uscite di routine da ieri è infatti entrato in vigore l’accordo stretto tra il prefetto Patrizia Impresa e il sindaco Massimo Bitonci. Nessun profugo sarà più portato alla Prandina. Problemi di capienza e convivenza, invece, nella struttura di Cona: giovedì sera c’è stata una rissa tra pachistani e nordafricani in cui alla fine sono stati coinvolti anche i mediatori culturali. Dieci persone se le sono date di santa ragione.

Prandina addio. Ieri 46 richiedenti asilo sono stati trasferiti a Bagnoli e l’ex caserma è così passata ad avere meno di cento ospiti. Da 126 i rifugiati che attualmente rimangono nella struttura di via Orsini a Padova sono appena 80 e nei prossimi giorni caleranno ulteriormente. Oggi infatti sono previsti 25 nuovi arrivi di profughi in città, ma per la prima volta la procedura nell’ambito della macchina dell’accoglienza sarà diversa dal solito. Mentre prima i richiedenti asilo venivano portati alla Prandina, che fungeva da centro di prima accoglienza e raggruppava i nuovi arrivati, adesso, dopo la prassi dell’identificazione in Questura, i profughi verranno direttamente affidati alle varie cooperative sociali della città che operano nell’ambito dell’accoglienza diffusa.

Strutture smantellate. Se ci sarà qualche richiedente asilo in più rispetto al previsto verrà trasferito all’ex base dell’aeronautica di San Siro. Per quanto riguarda i moduli abitativi della Prandina, il capannone della mensa, ancora non è stato toccato nulla. Probabilmente prima di intervenire con lo smantellamento la Prefettura aspetterà che tutti gli ospiti dell’ex caserma siano usciti. Intanto la prossima settimana, quando gli ospiti della Prandina dovrebbero raggiungere numeri molto bassi, gli operatori di Ecofficina inizieranno a sbaraccare i propri uffici. Insomma dopo un anno si chiuderà un capitolo molto discusso dell’emergenza profughi a Padova.

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