Artoni apre a una soluzione sciolto il picchetto ai cancelli

Artoni apre a una soluzione concordata coi sindacati. I magazzinieri sciolgono il picchetto davanti ai cancelli della sede di Padova. Si è concluso nel segno del dialogo il delicato incontro in...

Artoni apre a una soluzione concordata coi sindacati. I magazzinieri sciolgono il picchetto davanti ai cancelli della sede di Padova. Si è concluso nel segno del dialogo il delicato incontro in Prefettura tra l'azienda di trasporti, la cooperativa che gestiva il magazzino di via Inghilterra 8, le delegazioni dei lavoratori e i sindacati Filt-Cgil e Adl Cobas.

La prima buona notizia, emersa in base agli accordi raggiunti al tavolo, è che la Artoni Trasporti spa intende riavviare al più presto la sede di Padova. È una decisione che scongiura lo spauracchio di una clamorosa chiusura della storica filiale (aperta 36 anni fa), la terza per importanza dopo Bologna e Milano. I rappresentanti dell'azienda hanno confermato l'intenzione di procedere con il piano di riduzione del personale, che prevede 95 esuberi distribuiti a livello nazionale.

A riguardo sono previsti nuovi incontri a Roma nelle prossime settimane. In ogni caso, l'obiettivo di Artoni è tagliare circa il 20%: a Padova si tratterebbe dunque di 4 dipendenti sui 20 in organico, anche attraverso alcuni pensionamenti. Buone notizie anche per i 41 facchini e magazzinieri lasciati a casa il 23 dicembre, che dal 30 dicembre fino a ieri pomeriggio hanno presidiato i cancelli della sede padovana, paralizzandone le attività.

Al termine di una discussione complicata, partita da posizioni molto distanti sulla responsabilità di quanto accaduto finora, Artoni si è impegnata ad assumere per via interinale (con delega, vista la procedura di riduzione avviata) una ventina di magazzinieri entro i prossimi sei mesi garantendo lavoro al 50% dei lavoratori rimasti sulle barricate nelle scorse settimane.

La cooperativa Emmegierre, della quale erano dipendenti, ha invece promesso di ricollocarne cinque. Per un'altra decina infine Artoni ha messo a disposizione un incentivo all'esodo, di alcune migliaia di euro, ancora da quantificare. L'azienda ufficializzerà lunedì la proposta al prefetto in forma scritta, poi tutte le parti si ritroveranno al tavolo di trattativa per definire l'accordo. (s.var.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova