Ascensore rotto da tre mesi a Padova, protestano anziani e disabili

Trenta famiglie – tra cui una novantenne e un disabile che vive in carrozzina – sono prigionieri di un ascensore che si è rotto da ormai due mesi e mezzo.
Sono i residenti del condominio di sei piani di via Duprè 2, all’incrocio con via Guido Reni. Uno degli abitanti della palazzina, dove si trovano anche abitazioni di proprietà dell’Ater, si è rivolto al giornalaio di via Tommaseo che, a sua volta, ha segnalato la notizia al mattino di Padova.
«I residenti sono disperati», spiega l’edicolante Michele Fasolo, «L’ascensore è fermo dagli inizi dell’estate. Si sono subito rivolti all’amministratore condominiale, che si era impegnato a contattare una ditta per riparare il guasto, ma così non è stato. Intanto i disagi vanno avanti quasi da tre mesi. Alcuni residenti, pur di uscire all’esterno della palazzina, che è ancora in buono stato, sono stati costretti a chiamare il 118. I medici, per venire incontro ai bisogni dei più anziani, hanno chiuso un occhio, ma la situazione generale non può continuare a lungo nelle condizioni attuali».

Nel frattempo, al civico 2 di via Duprè, crescono le proteste degli oltre cento residenti coinvolti nella vicenda. Al piano terra sull’ascensore è scritto «Fuori servizio» e sulla bacheca condominiale sono comparsi due cartelli. Su uno è scritto che «è arrivata l’ora di cambiare amministratore condominiale», e si avverte che «chi avesse bisogno di portare ai piani superiori casse di acqua minerale o spese pesanti può rivolgersi a un volontario che effettuerà il servizio gratis per gli anziani e degli ammalati».
Giovedì 29 agosto a mezzogiorno, al piano terra, in attesa di andare al quarto piano, c’erano una signora di mezz’età ed un giovane sui trent’anni. «Questo ragazzo ha subìto un intervento chirurgico molto serio solo pochi giorni fa», ha osservato la residente, «Il medico gli ha consigliato di non affaticarsi troppo e di restare a riposo per un periodo di lunga convalescenza. Purtroppo il ragazzo non può rispettare i consigli perché l’ascensore è ancora rotto e dobbiamo fare i quattro piani delle scale sempre a piedi. Anch’io mi sono unita agli altri residenti in lotta per cercare di avere quanto prima un ascensore funzionante ma sembra che il nostro obiettivo sia ancora lontano anche a causa della latitanza dell’amministratore condominiale. Speriamo che con la fine delle lunghe vacanze estive, chi ha la competenza sulla manutenzione dell’ascensore si faccia vivo per porre fine ai disagi che stiamo subendo da così tanto tempo».
Quindi la donna conclude: «O il problema viene risolto in pochi giorni oppure presenteremo un esposto all’autorità giudiziaria».
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