Assalto al bancomat Mps ma i ladri restano a secco

CURTAROLO. Botto nella notte a Pieve di Curtarolo, dopo neanche due mesi è presa di mira nuovamente la Banca Antonveneta Gruppo Montepaschi di Siena. Ma questa volta i ladri se ne sono andati senza mettere nel sacco il becco di un quattrino. È stato un blitz senza risultati, anche se - come capita spesso - i delinquenti hanno lasciato dietro di sé migliaia di euro di danni. I fatti sono stati ricostruiti dai carabinieri, che stanno indagando sui responsabili dell’accaduto. Intorno alle 2.30 della notte tra martedì e ieri una banda di malviventi ha fatto esplodere lo sportello del bancomat della filiale Mps di Pieve nell’area della piazza dedicata al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. La sede dell’istituto di credito si trova in un’area commerciale del centro della frazione, con negozi e bar a pochi passi. Ovviamente nel cuore della notte nessuno era in giro. Il forte boato ha ovviamente fatto svegliare i residenti della zona, che dopo alcuni istanti di comprensibile smarrimento e paura hanno allertato immediatamente gli uomini dell’Arma. I militari sono giunti sul posto alle 3, ma i malviventi si erano già dileguati. Subito è stato chiaro che non erano state messe le mani sulle banconote: il colpo è andato a vuoto e il direttore della banca, avvisato dalle forze dell'ordine sul cellulare aziendale, si è recato sul luogo di lavoro, rilevando solo gli ingenti danni alla struttura. Ora sono in corso le indagini per individuare i responsabili, anche se le caratteristiche dell’azione fanno pensare che sia stata messa a punto da professionisti. In questa occasione, però, sono stati provocati danni ingenti, ma nessuno è riuscito ad aprire la cassetta con il denaro contante.
Il precedente era stato decisamente più gravoso: a dicembre, una settimana prima di Natale, i malviventi erano riusciti a portarsi via qualcosa come 30 mila euro. E a novembre si era consumato un altro tentativo criminale nel territorio di Curtarolo: nello sportello bancomat della banca di credito cooperativo di Roma (ex Alta Padovana) di via Monte Nero venne trovato un astuccio con dei cavi elettrici sporgenti. Si trattava di una carica esplosiva dimenticata probabilmente da qualcuno che voleva far saltare il bancomat. All'interno le forze dell'ordine trovarono 200 grammi di polvere da sparo e il relativo innesco. Ma l’azione, per qualche motivo, non era mai stata messa a segno.
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