Assegnato a Sgarbi, esordiente di 93 anni il Premio Bancarella per l’Opera Prima

PONTREMOLI. Al libro “Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista” (Skira editore, pp 168, 15 euro) scritto da Giuseppe Sgarbi (padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi) è stato assegnato il...

PONTREMOLI. Al libro “Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista” (Skira editore, pp 168, 15 euro) scritto da Giuseppe Sgarbi (padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi) è stato assegnato il Premio Bancarella - Opera Prima. La cerimonia di consegna si è svolta ieri a Pontremoli, in provincia di Massa. A ritirare il premio è stato il figlio Vittorio; Giuseppe Sgarbi è invece intervenuto in diretta telefonica. Il libro percorre un secolo di piccole e grandi storie italiane, raccontate dalla voce di Giuseppe Sgarbi, farmacista, amante di poesia, grande cacciatore. Le sue memorie raccontano di una campagna antica e nobile al confine tra due terre ricche di storia come Veneto ed Emilia, in uno dei più famosi mulini dell’area del Po: il primo alimentato dall’elettricità e non dalla forza dell’acqua.

Il libro era stato al centro di una polemica alle selezioni per il Campiello: Vittorio Sgarbi aveva attaccato la giuria che non aveva preso in considerazione l’opera di suo padre, «un esordiente di 93 anni».

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