Assenze vere, assolti medico e secondini Non c’è stato raggiro
Erano finiti nel calderone delle varie inchieste in cui sono inciampati ben 16 agenti di polizia penitenziaria in servizio nella casa di reclusione Due Palazzi e quattro medici di base. Ma, tra questi, in tre sono riusciti a dimostrare la loro innocenza. Nessuna responsabilità penale per i reati di truffa aggravata e continuata e false certificazioni mediche per due agenti della penitenziaria e un medico di base padovano. Lo ha confermato la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” pronunciata dal giudice padovano Beatrice Alcaro nei confronti di Felice Mangini, 44enne di Villafranca Padovana (difensore l’avvocato Eleonora Danieletto) e del collega Giovanni Genova, 41enne di mestrino (difensore l’avvocato Fabio Targa) con il medico Antonio Morea, 62enne, sempre con ambulatorio a Villafranca (avvocato Piero Longo).
Secondo l’accusa Genova aveva presentato certificati medici per restare in malattia 18 giorni nel 2012, 25 nel 2013, 32 nel 2014 e 14 nel 2015. Anche il collega nell’arco del triennio 2012 e 213 aveva maturato assenze rispettivamente per 11, 38 e 48 giorni. E a certificare le assenze, era stato lo stesso medico curante, il dottor Morea.
Tuttavia durante il processo i legali hanno dimostrato in aula che le certificazioni erano legittime e regolarmente ritirate dall’interessato. Genova, in particolare, soffre di alcune patologie croniche: quando stava male, avvertiva al telefono il carcere spiegando che il turno previsto l’indomani non poteva garantirlo, quindi allertava il medico chiedendo il certificato come è emerso anche dall’analisi dei tabulati telefonici e da alcune testimonianze. Insomma nessuna truffa, al contrario di altri colleghi che aveva accumulato in un anno mesi e mesi di assenze sempre ricomprese in periodi di festività come Natale, Pasqua e Ferragosto. Periodi che non sono risultati per Genova e Mangini. —
CRI.GEN.
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