Attenti al “metal” estremo dei Fear Factory

LONDRA. Sono soltanto 2 le date italiane confermate per il nuovo tour delle pietre miliari della musica metal estrema più tecnicamente avanzata, dal nome che rimbomba autorevolmente come pochi altri: Fear Factory. Il gruppo suonerà stasera all'Orio di Roma, mentre domani sera sarà in concerto al New Age di Roncade.
Sono solo da annoverare tra i musicisti più preparati e di grosso calibro, i Fear Factory. Si formano a Los Angeles nel 1989: 23 anni e 8 album in studio dopo (un milione di copie vendute solo negli Stati Uniti), di cui l'ultimo “The Industrialist” è in arrivo nei mercati europei il 5 giugno, la band si appresta a scuotere le platee di tutto il mondo con un unico rinnovato senso di conquista.
Il loro genere musicale si è evoluto nel corso degli anni, dal death al goove al thrash metal, con un approccio sempre più industrial dal tocco fenomenalmente grindcore, radicato nelle ramificazioni più estreme ed intricate.
Dagli esordi come Ulceration, alla scelta definitiva del nome che non potrebbe meglio identificare la loro direzione musicale, al breve scioglimento del gruppo nel 2002, con la dipartita del chitarrista e membro fondatore Dino Cazares, i Fear Factory non hanno mai avuto intenzione di rallentare. Nel 2009 il nuovo line-up della band con il rientro definitivo di Cazares e l'uscita dell'album “Mechanize” li sancisce di nuovo come elemento fondamentale dei circuiti internazionali musicali, anche se con il peso di dispute legali da parte dei membri precedenti, accaniti nel rivendicare la ownership della band stessa.
I Fear Factory sono riusciti comunque a ristabilire l'equilibrio nella formazione che attualmente comprende, oltre a Cazares, Burton C. Bell (cantante e altro membro fondatore), Matt DeVries (basso) e Mike Heller (batteria), e si dimostrano nuovamente pronti a rivoluzionare il mondo come una macchina infernale ben oliata e pronta a distruggere.
Cazares, che si é anche abilmente cimentato al basso nei primi tre album “Soul Of A New Machine” (1992), il capolavoro “Demanufacture” del 1995 e “Obsolete” (1998) é indubbiamente da considerarsi l'anima della band: è lui stesso che ha trovato e voluto Bell come cantante e parte integrante di un gruppo destinato a sconfiggere il tempo, consacrando un'unione artistica che resisterà nel corso degli anni.
In anticipazione all'uscita di “The Industrialist”, i Fear Factory sono in procinto di catapultarsi live con un tour mozzafiato: Roma e Roncade sono tra le prime date europee del nuovo percorso on the road iniziato a San Antonio, Texas il primo maggio, il trampolino di lancio anche per la loro attesa partecipazione ai festival internazionali tra i quali il noto “Download”, avvenimento metal inglese per eccellenza che si svolgerà a Derby, dall' 8 al 10 giugno.
Un'estate a ritmi infernali, insomma, quella che attende i Fear Factory.
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