Auto d’Epoca, edizione record 115 mila visitatori in Fiera
La kermesse dei motori si conferma di valore europeo, malgrado le pesanti ripercussioni sulla viabilità Baccaglini invoca aiuti, Olivi attacca: «Perché le istituzioni padovane non investono sui nostri eventi?»

In quattro giorni 115.000 visitatori, il 15 per cento in più rispetto all’anno scorso. E trentamila persone che hanno assistito alle prove esterne ai capannoni della Fiera di auto elettriche. Questo il bilancio record della 34ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, l’unica manifestazione a livello europeo rimasta in fiera, organizzata da Intermeeting, la società guidata da Carlo Mario Baccaglini e da Geo PadovaFiere, che riesce a riempire tutti gli hotel e i ristoranti della zona.
Anche ieri, sino alle 19, quando sulla kermesse è calato il sipario, l’afflusso in fiera è risultato continuo, con fila davanti alle biglietterie (biglietto a 24 euro) dalle 8.30 alle 10.30. L’ultimo giorno non ha causato congestioni al traffico, come successo da giovedì a sabato, anche perché i bus urbani e le corriere verso Venezia e Treviso sono stati dirottati per via Gozzi e il Portello. L’unico neo è risultato il passaggio dei partecipanti a Padova Viva, intorno alle 10, che ha impedito, per circa un’ora, la partenza di alcune corriere dall’autostazione: quindi disagi scaricati sui passeggeri che sarebbero dovuti partire tra le 9.30 e le 10.30.
Positivo il bilancio degli espositori. Anche quello dei pochi commercianti padovani presenti. «Non ci possiamo lamentare», dicono Michele Tonin e Michele Pellizzer, titolari di due punti vendita nel Cittadellese. «Abbiamo venduto alcune auto ad un prezzo compreso tra 40. 000 e 60. 000 euro. Più che stranieri, questa volta, si sono visti tanti compratori italiani. Un buon segnale».
Soddisfatti, naturalmente, anche i “padroni” di Auto d’Epoca: «Un successo oltre la più rosea previsione», osserva Mario Baccaglini. «Peccato che ancora una volta abbiamo fatto tutto da soli: ci sarebbe bisogno di una concreta collaborazione da parte delle istituzioni locali». Più esplicito il commento di Andrea Olivi, presidente di geo PadovaFiere. «Invece di spendere tanti soldi sul futuribile Centro Congressi perché le istituzioni padovane non investono direttamente sulle manifestazioni in fiera?».
L’ultimo giorno di Auto d’Epoca è risultato una bellissima passerella di auto vintage e nuove, di modelle brasiliane e russe, di incontri pubblici, organizzati dall’Aci, come quello sui Borghi più belli d’Italia e sul libro “Formula Vincente” , scritto da Paolo Donà, Sergio Aldighieri e Massimo Zilio.
Solo alla chiusura della manifestazione si è scoperto che, per quattro giorni consecutivi, in fiera c’era un valore potenziale delle auto in vendita pari a 250 milioni, se si considera che un’auto era in vendita ad una media di 50.000 euro.
Tra queste erano in esposizione una curiosa Mini Cooper del 1966, appartenuta anche all’attore inglese Peter Sellers, nel padiglione 15, e una Maserati 3500 GT del 1962, guidata dalla cantante Miranda Martino.
Felice Paduano
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