Autoriciclaggio, fuori Soranzo e Gambarotto Revocati i domiciliari

ESTE. Fine degli arresti domiciliari per Denis Soranzo, 40 anni di Galzignano (difensori il penalista Giorgio Gargiulo e il collega Mattia Basso) e Sabrina Gambarotto, 51 anni di Este (avvocato Fiorella Mammana). Accogliendo la richiesta delle difese, il tribunale di Padova, ha alleggerito la misura cautelare: il primo sarà sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria; la seconda all’obbligo di dimora nel Comune di Este dove vive. I due sono imputati in un processo con Nicola Giampapa, 55 anni, residente a Battaglia ma di fatto a Galzignano (difeso dall’avvocato Gargiulo): le accuse contestate a vario titolo sono di aver evaso l’Iva per oltre 5 milioni e mezzo di euro attraverso il sistema delle false fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di soldi e, infine, autoriciclaggio. In particolare Soranzo e Ganbarotto sono chiamati a rispondere nella veste di “prestanome” di Giampapa, accusa che hanno sempre respinto, spiegando (documenti alla mano) di aver riportato in Italia i soldi di cui era contestato l’autoricilaggio, mettendoli a disposizione per farli sequestrare. L’inchiesta era decollata in seguito a una verifica fiscale eseguita tra il 2014 e il 2015 nei confronti della società di Giampapa, la Status srl con sede a Padova. Secondo l’accusa Giampapa gestiva tramite i due il flusso di danaro che entrava nella società poi restituito a titolo di finanziamento socio e bonificato su conti accesi negli Emirati Arabi.
Il processo continua il 3 dicembre. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova