Autotrasportatore muore mentre cena in famiglia

GRANZE
Un professionista con la “p” maiuscola. Un autotrasportatore affidabile, disponibile, con un’esperienza oltre la media. E poi un marito, un padre, un fratello unico. Era tutto questo Thomas Martinello, 42 anni, camionista di Granze mancato venerdì sera per un infarto improvviso. Mancato quando nessuno se l’aspettava, nel pieno del suo vigore, mentre era a cena con la famiglia. La tragedia che ha spezzato la vita del quarantaduenne si è consumata in pochi attimi intorno alle 19.30 di venerdì.
Martinello era a cena, nella propria abitazione di Granze. Dopo aver consumato il proprio pasto, l’uomo ha accusato un forte malore e si è accasciato. Inutili i tentativi di soccorso dei familiari e poi dei vicini di casa, così come dei sanitari del 118. L’autotrasportatore non soffriva di particolari malattie e, anzi, per la professione che faceva mai si sarebbe pensato ad un simile epilogo. «Si pensa sempre che un camionista con chilometri e chilometri sulle spalle corra solo il rischio di perdere la vita sulla strada – è il commento amaro di Giovanni Baù, titolare dell’Acm Autotrasporti di Monselice e titolare di Martinello – e invece il destino volta pagina quando meno te l’aspetti. Thomas lavorava nel nostro ambiente da una quindicina di anni: era un professionista modello. Disponibile, pronto al sacrificio, sincero, con il lavoro nel proprio dna e la passione sul proprio camion. E poi, una persona squisita, matura e sensibile».
Martinello lascia la moglie Sabrina, i figli Sara, Silvia e Tommaso, mamma Francesca e papà Silvano, la sorella Carmen. Nativo di Monselice, aveva sempre vissuto a Solesino, salvo trasferirsi da qualche mese a Granze. Aveva molte passioni, dalla musica di Vasco al motociclismo. Il suo funerale si è celebrato lunedì pomeriggio nella chiesa arcipretale di Solesino: una cerimonia toccante, a cui hanno partecipato centinaia di persone, a testimonianza dell’affabilità e della stima che l’uomo si era guadagnate nel tempo. A celebrare il funerale sono arrivati anche i sacerdoti delle parrocchie limitrofe e i salesiani del Cfp Manfredini, dove è iscritta una delle figlie del camionista. Il cordoglio per la morte del quarantaduenne è corso anche su internet: nella pagina Facebook dell’autotrasportatore in decine hanno voluto lasciare una testimonianza d’affetto. «Sai perché Dio prende le persone più belle? – scrive Giorgia – Perché il cielo senza stelle meravigliose non può stare». «Perché devono morire persone giovani che amano la vita, che lavorano solo per la famiglia, che hanno progetti? – si chiede Maddalena – Sono molto arrabbiata con Dio che permette questo. Thomas, sarai sempre nei nostri cuori». «E’ tutto così dannatamente inspiegabile – ancora scrive Gloria – Ti mando con immenso affetto un abbraccio, a te e alla tua meravigliosa famiglia».
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