L’autovelox viene preso a sassate: «Questa strada è un autodromo»
Il danno a San Pietro in Gu, lungo la Postumia. L’apparecchio ha smesso di funzionare, è stato riparato

Preso a sassate l’autovelox lungo la Postumia a San Pietro in Gu: tornano i vandalismi in stile Fleximan. Il dispositivo installato sulla regionale 53 è stato oggetto, nei giorni scorsi, di un atto vandalico che lo ha messo fuori uso. Si tratta dell’apparecchio situato davanti allo stabilimento Veronesi, incaricato di rilevare la velocità dei veicoli diretti verso Vicenza.
L’allarme è scattato quando gli uffici comunali si sono accorti che l’apparecchiatura non trasmetteva più segnali. A rilevare l’entità del danno sono stati gli agenti della polizia locale: intervenuti per un sopralluogo, hanno avuto la conferma che l’autovelox era stato colpito a sassate, in quella che appare come una vera e propria “esecuzione” per mettere a tacere un nemico sgradito.
Il sindaco Paolo Polati non usa mezzi termini: «Abbiamo subito sistemato, ci teniamo alla sicurezza. Lungo quel tratto di strada ci sono due dispositivi, installati entrambi a luglio 2023. È la prima volta che viene preso di mira uno dei velox, ma la regionale 53 è una strada da autodromo: si è visto di tutto, auto a 200 all’ora e oltre, drammatici incidenti mortali. Da quando ci sono gli autovelox, le velocità si sono drasticamente abbassate». E poi la riflessione amara: «Un gesto ignobile. Chiedo al ministro dei trasporti Matteo Salvini di accelerare la regolazione normativa».
Chi sono i responsabili? Forse qualche automobilista pizzicato e costretto a pagare una multa salata? Il gesto si inserisce in un contesto ormai noto nell’Alta padovana, dove si è distinto l’eroe oscuro che abbatte autovelox armato di flessibile.
Un susseguirsi di eventi: a San Martino di Lupari un velox è stato incendiato, è successo in via Castellana, sempre sulla Postumia; a Villa del Conte, lungo la strada del Piovego, era entrato in azione appunto Fleximan che aveva letteralmente segato il supporto dell’occhio elettronico. Una scia di danneggiamenti che sembra parlare chiaro: c’è una parte di automobilisti esasperata dalle multe e dalle limitazioni, convinta che il velox sia un nemico da abbattere, non uno strumento di sicurezza stradale.
Ma c’è anche chi, come il sindaco Polati, difende l’uso dei controlli automatici come mezzo per salvare vite: «Non è una caccia al portafoglio, ma un modo per evitare tragedie. Purtroppo, alcuni non lo capiscono». Il velox colpito a San Pietro in Gu è stato installato meno di due anni fa, nel luglio 2023, proprio perché la 53 è una delle arterie più pericolose della zona. Una lunga striscia d’asfalto percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli, spesso a velocità folli, dove i ricordi di incidenti gravi e mortali sono ancora vivi nella memoria collettiva.
La scelta del Comune ha avuto l’avvallo dei numeri: da quando i velox sono entrati in funzione, le velocità medie si sono abbassate in modo drastico, contribuendo a ridurre il rischio. «Non permetteremo che la legge venga calpestata da chi si sente al di sopra delle regole: c’è un’indagine in corso. Continueremo a vigilare e a garantire controlli, perché la sicurezza viene prima di tutto, ma è necessario che – dopo le sentenze e le difficoltà di interpretare la legge – ci sia una regolazione chiara e univoca di questi strumenti», conclude il primo cittadino.
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