Avvocato e allenatore professionista

ALBIGNASEGO. Dai campi di calcio della parrocchia alla serie A. Giuseppe Agostini, avvocato, è diventato da qualche giorno allenatore professionista. Volendo, potrebbe allenare la sua squadra del...

ALBIGNASEGO. Dai campi di calcio della parrocchia alla serie A. Giuseppe Agostini, avvocato, è diventato da qualche giorno allenatore professionista. Volendo, potrebbe allenare la sua squadra del cuore, il Padova, mentre per approdare in serie A gli manca ancora un master. Che comunque è già nei suoi progetti futuri.

Giuseppe, 44 anni compiuti da qualche giorno, è uno che il calcio ce l'ha nel sangue fin da bambino, da quando tirava i primi calci nel campetto parrocchiale insieme all'attuale sindaco Filippo Giacinti. Uno che, svestita la toga, si infila gli scarpini e da venticinque anni allena il Sant'Agostino. L'ultima sua fatica è stato allenare la Prima squadra che milita in Seconda categoria.

«Ho provato a iscrivermi al corso di allenatore Uefa A a Coverciano», racconta Giuseppe Agostini, «e per la mia lunga carriera da allenatore - 25 anni nel Sant'Agostino - mi hanno accettato. È stato un percorso lungo (per otto settimane sono stato a Coverciano dalla domenica al mercoledì), ma entusiasmante, e alla fine pure gratificante: ora sono a tutti gli effetti un allenatore professionista».

Un mister che adesso potrebbe allenare la squadra che ha nel cuore fin da piccolo, il Padova. «Per allenare in serie A mi manca un master di specializzazione», prosegue l'avvocato Agostini, «che ho in progetto di fare. D'altronde perché no? Svolgo con soddisfazione la professione di avvocato civilista e dall'età di 18 anni ho allenato i ragazzi del Sant'Agostino, sempre "pro bono", sempre gratis, solo per la soddisfazione e perché la parrocchia è una grande famiglia. Non mi dispiacerebbe però avventurarmi nella serie A: sarebbe un sogno che si avvera».

Agostini ha dato però l'addio alla panchina della Prima squadra del Sant'Agostino, dove resterà a formare i tecnici: il suo posto lo assumerà il suo secondo, Omar Calore. (cri.s.)

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