Azienda ospedaliera, per quasi tre ore i computer vanno in tilt

Accettazioni, casse e ambulatori completamente paralizzati. Stivali (Cgil): «Servono meno tagli e più investimenti»

Cristina Genesin
in foto dall'alto l'Azienda Ospedaliera di Padova
in foto dall'alto l'Azienda Ospedaliera di Padova

 

Code e attese, rallentamenti nell’attività di accoglienza dei pazienti e di smaltimento del lavoro ambulatoriale. Ieri mattina dalle 9. 30 in poi in un’ampia fascia oraria il sistema informativo dell’Azienda ospedaliera è andato in tilt. Anzi, si è bloccato e agli utenti non è rimasto che aspettare mentre il personale ha cercato di fare l’impossibile per continuare a garantire il servizio anche se i pc non “dialogavano”.

E, di conseguenza, gli ambulatori chiamati a fornire i servizi non potevano più accedere alle informazioni in rete e dovevano basare l’attività sulle “carte” fornite dai pazienti.

Alle richieste di spiegazioni tramite l’ufficio stampa, l’Azienda ha risposto con una nota fornita dalla Direzione strategica dopo l’autorizzazione del direttore generale dell’Azienda Giuseppe Dal Ben: «Il Sistema informativo di Azienda Ospedale Università Padova è costituito da numerose componenti strettamente integrate (Cup-Centro unico di prenotazione, cartella ambulatoriale, sistemi diagnostici strumentali, casse, servizi online) che consentono la gestione completamente informatizzata del paziente, dalla presa in carico dello stesso fino al completamento dell’episodio di cura. Tale ecosistema da un lato permette la diffusa disponibilità delle informazioni sanitarie del paziente e la completa tracciabilità dei percorsi assistenziali e delle attività svolte, dall’altro tuttavia può incorrere in temporanei rallentamenti dovuti a diverse tipologie di cause spesso riconducibili a congestioni momentanee soprattutto nei momenti di maggior afflusso di pazienti o alla necessità di riprocessare i messaggi tra i sistemi al fine di garantirne la consistenza».

Nella nota non si fa riferimento al blocco della rete, quanto a rallentamenti. Continua la nota: «Nella mattinata di oggi (ieri per chi legge) l’urgenza di rielaborare i messaggi provenienti dal sistema di accettazione e quelli relativi alla chiusura delle prestazioni ha causato un rallentamento che ha avuto un impatto nella gestione dei pazienti riconducibile alla fascia oraria compresa tra le 10 e le ore 12. 30. Dalle ore 13. 30 la situazione risulta stabile. Inconvenienti simili possono verificarsi, ma essendo il sistema informativo aziendale costantemente monitorato e presidiato, i disagi vengono nella maggior parte dei casi risolti senza alcun impatto verso l’utenza».

Commenta Alessandra Stivali della Cgil sanità: «All’interno di tutta la Pubblica amministrazione, Azienda ospedaliera compresa, registriamo delle fatiche tecniche. Si impiegano spesso strumenti non all’altezza della complessità di quello che si deve gestire. Servirebbero strumenti tecnologicamente più avanzati oltreché più personale. E quindi investimenti anziché tagli». —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova