Banca d’Italia, il comandante del Nucleo Cc va in pensione

Per 39 anni è stato al servizio dell’Arma e, dal 18 novembre 2009, alla guida del Nucleo carabinieri della Banca d’Italia a Padova in Riviera Tito Livio. Oggi alle 10.30 il commiato del luogotenente Francesco Zappalà, che compirà 60 anni domani, originario di Acireale anche se vive con la famiglia a Nove di Bassano. Una vita nell’Arma dove è entrato come perito, salvo laurearsi in Scienza dell’amministrazione più tardi e ricoprire tutti i gradi della carriera dopo aver frequentato la scuola sottufficiali di Velletri. Ha lavorato in vari comandi italiani (da Bolzano a Iglesias, da Roma a Parma e Firenze) prima di approdare nei Nuclei dell’Arma della Banca d’Italia a Vicenza e infine al comando di Padova. Dal 1992 al 1994 ha partecipato alla missione Nato “Former Yugoslavia” ed è stato decorato con la medaglia di bronzo. Ultima grande soddisfazione: nell’Arma lascia il posto al figlio Giuseppe che ha vinto il concorso per entrare nella scuola sottufficiali dei carabinieri. E ammette: «Spero che la sua carriera sia bella e fonte di appagamento quanto lo è stata la mia».
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